Categorizzare una band come i Baustelle non è affatto semplice, e nonostante in molti ci abbiano provato, i toscani sono sempre riusciti a rinnovarsi, creando un loro universo fatto di rock, pop, musica classica, elettronica, acustica e chi più ne ha più ne metta.
Forse è proprio per questo motivo che il gruppo è riuscito ad emergere e a diventare rappresentazione, nell’immaginario collettivo, della scena indipendente italiana portata al grande pubblico nella sua migliore veste: quella stessa scena indipendente che Francesco Bianconi (cantante e autore della band ndr) ha definito “in crisi per sua stessa volontà”.
Sono ormai passati quindici anni dalla prima apparizione discografica targata Baustelle (“Il Sussidiario Illustrato della Giovinezza” pubblicato nel 2000 ndr), e per la band di Montepulciano è giunta l’ora di tirare le somme di quanto ha prodotto fino ad oggi.
Nonostante i Baustelle abbiano più volte affermato di non sentirsi propriamente una band “live”, e nonostante le opinioni di pubblico e critica abbiano spesso concordato nell’affermare che i Baustelle rendono meglio su cd, il trio ha deciso di mettersi nuovamente in gioco, di ricalcolare le distanze massime che è in grado di coprire, pubblicando questo “Roma Live!”, album dal vivo registrato durante il “Fantasma Tour” che ha visto il trio accompagnato da un’orchestra sinfonica: ebbene, la band ne esce fuori alla grande, spazzando via le critiche e fotografando un gruppo molto più sicuro ed energico sul palco rispetto a qualche anno fa.
Questo album è la summa di tutto il lavoro svolto finora, la conferma che il variegato e vasto repertorio dei Baustelle può convivere in modo non solo pacifico, ma anche stimolante, e la tracklist lo svela inevitabilmente sin dalla traccia scelta per aprire le danze: “La Guerra è Finita”, la canzone che li ha portati al grande pubblico, la canzone che non può mai mancare ad un concerto dei Baustelle ed una delle più rappresentative.
Ovviamente viene dato spazio a tutti gli album (seppur con una malcelata predilezione per i primi lavori), anche se a farne le spese più di tutti gli altri è proprio l’ultimo album “Fantasma”: La motivazione fornita dallo stesso Bianconi è che le canzoni di “Fantasma” suonate dal vivo insieme all’orchestra erano fin troppo simili a quelle in studio, e per questo la scelta per onor di presenza è caduto su “Nessuno”, una delle più toccanti e sensibili dichiarazioni d’amore mai scritta dal gruppo.
E così l’album ci regala una carrellata di remoto e prossimo della band, passando da “La Moda del Lento” a “Il Corvo Joe”, da “Le Rane” a “En” e “La Canzone del parco” fino ad arrivare ai pezzi di “Amen”, rappresentati dalla toccante descrizione del caso Alfredo Rampi (in “Alfredo”) e alle conclusive “Andarsene Così” e la super-hit “Charlie fa Surf” riarrangiata per l’occasione e suonata in una versione più morbida con pianoforte e orchestra.
A condire la già ampia offerta di Roma Live ci sono due cover: “Signora Ricca di Una Certa Età” (traduzione italiana di “Woman of a Certain Age” dei Divine Comedy) e “Col Tempo” (traduzione di “Avec le Temps” di Leo Ferrè).
Il disco è stato registrato durante tre differenti concerti della band tutti svoltisi a Roma, ma con tre formazioni diverse: una con l’orchestra sinfonica completa, una con un’orchestra ridotta e un spirito decisamente più rock, e l’ultima con un quartetto d’archi e strumenti per lo più acustici.
Durante la presentazione dell’album stesso presso la Feltrinelli di Roma in via Appia (alla quale abbiamo partecipato ndr) Francesco Bianconi ha dichiarato: “Questo disco è perfetto anche per chi non conosce i Baustelle e si vuole avvicinare alla nostra musica. Anzi, io stesso gli consiglierei di cominciare da Roma Live piuttosto che dai primi dischi che abbiamo pubblicato”.
Francesco Pepe