– di Michela Moramarco –
Il 2021 potrebbe essere considerato l’anno in cui ci si augura una ripartenza dei settori dello spettacolo. Ebbene, dal 10 luglio torna il Balena Festival, con una seconda ed effervescente edizione. La rassegna genovese si pone l’obbiettivo di presentare il meglio della musica nazionale emergente e non.
Ad aprire le danze, a due passi dal mare, sarà Willie Peyote che il 10 luglio darà il via al festival all’Arena del Mare, seguito dai Black Country New Road il 13, Zen Circus il 14, Iosonouncane il 15, Frah Quintale il 16, gli Psicologi il 17 e, a chiudere la rassegna il 18 luglio, saranno i Ministri. Non mancheranno poi gli spazi dedicati alle nuove proposte che apriranno i singoli concerti proponendo al pubblico uno spaccato su quello che è il nuovo panorama emergente.
Otto date da non perdere, dunque, prenderanno vita tra Giardini Luzzati, Arena del Mare e Piazza delle Feste. Dal Pop al Rap fino al Rock: una variegata line-up che si pone di accontentare tutti i gusti.
Balena Festival organizzato e diretto da menti giovani e dinamiche, porta in città una rinnovata idea di cultura pop, offrendo al pubblico musica e intrattenimento di qualità, in un’ottica di condivisione e aggregazione.
Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con uno degli organizzatori dell’evento, Andrea Caravaggio.
Il Balena Festival torna con una seconda edizione, in un’estate all’insegna della ripartenza. Come è possibile far evolvere dei progetti nel periodo storico che stiamo attraversando?
Ciao! Comincio con il dire che questa seconda edizione è per noi un grande punto di ripartenza. Innanzitutto, per il periodo storico: tornare a vivere la musica ci riempie di gioia. Inoltre, per noi è stata un’ulteriore svolta: siamo passati da una prima edizione più piccola e concentrata – come tempistica e location – ad un secondo appuntamento estivo, più lungo e in un luogo suggestivo quale è l’Arena del Mare. Da un punto di vista organizzativo, considerato il momento ancora ricco di restrizioni, è sempre tutto delicato. Sicuramente c’è bisogno di perseveranza e voglia di rischiare, elementi che stiamo mettendo in gioco sin dal primo giorno.
È stato difficile a livello organizzativo conciliare le forze in gioco per presentare un evento come il Balena Festival? Parlo di artisti e addetti ai lavori.
Come sottolineavo prima, organizzare un evento sul lungo periodo come abbiamo fatto, non è stato semplicissimo, specialmente in questo periodo. C’è da dire, però, che in questo lavoro la fortuna gioca un ruolo importante! Gli artisti hanno ricominciato i tour e trovarsi al posto giusto nel momento giusto ha sicuramente aiutato.
Qual è l’elemento che rende un festival distinto e imperdibile?
Per costruire un evento che accontenti tutti è necessario valutare tanti (tantissimi!) fattori. In primo luogo, conoscere bene la propria città e i suoi punti di forza. L’Arena del Mare, per esempio, è un piccolo gioiello. Un palcoscenico che si affaccia sul mare dove si è mai visto? Inoltre, la scelta della line-up deve essere calibrata e variegata: accontentare tutti è difficile, si sa, ma con un po’ di creatività e fortuna si possono fare grandi cose.
Secondo voi, si può pensare che da quest’estate in poi, la situazione dei settori dello spettacolo possa sbloccarsi?
È il nostro augurio! Speriamo che quest’estate segni davvero una ripartenza nel mondo dello spettacolo e della musica e che si possano continuare ad organizzare eventi anche in previsione dell’autunno e dell’inverno. Ci auguriamo che possano ripartire anche tutti quei locali che prevedono sale interne e che non hanno possibilità di lavorare all’esterno. Incrociamo le dita!
Concludendo, cosa ci possiamo aspettare dal Balena Festival?
Una parola che ci piace molto è aggregazione. Ci piace pensare che il Balena Festival possa rappresentare non solo una serie di concerti ma anche e soprattutto un evento variegato dove chiunque possa trovare la sua musica preferita, socialità e cultura. Non vogliamo essere “l’evento indie, rock o pop” della città, ma un punto di riferimento dove tutta la musica del momento possa trovare libera espressione. Ci vediamo nella pancia della Balena!
Interessante articolo che apre la mente e il cuore alla musica che dà respiro e forza a coloro che la amano e la seguono.