– di Michela Moramarco –
“Attimi di sole” è il titolo del secondo album del cantautore APICE, un album composto da nove tracce che vogliono riaccendere la luce delle idee e della resilienza. L’album segue una narrazione ricca di emotività e di suggestioni forti, coerentemente con la musica dell’artista. “Attimi di sole” si apre con il singolo già edito “Fulmini di guerra”, un brano ricco di immagini legate al tema della crescita individuale, spesso fatta di corse dalla scuola alla stazione. Le metafore continuano con il brano “Mia”, dedica evocativa ad un’alterità che si percepisce molto vicina. La traccia successiva è il già edito “Geronimo”, brano energico e capace d trasportare in un immaginario lontano anche solo rimanendo tra le proprie cuffie. E se APICE canta le sue “Radici” vuol dire che questo album necessita di un ascolto stratificato e attento, un ascolto che possa far emergere i vari significati racchiusi in ogni brano. C’è una forte emergenza in questo disco, un’emergenza palese di chi vuole comunicare i suoi dubbi e domande apparentemente irrisolvibili.
Insomma “Sono anni” che APICE tenta di trasportarci nel suo immaginario e con questo album ci riesce ancora di più rispetto al precedente e fortissimo “Beltempo”. Continuando l’ascolto si percepisce un’inesorabile “Precipitare”, brano colorato, aperto e gradevole, che risulta anche non di difficile memorizzazione. Cantare il ritorno alla vita non è un’impresa semplice e pubblicare un album così ambizioso di questi tempi non è cosa scontata. Con sonorità cantautorali, testi arditi e melodie ben studiate, APICE propone “Attimi di sole” che illuminano anche le giornate più buie. Se l’it-pop di APICE non è del tutto it-pop, si può dire che lui sia un cantautore talentuoso che deve forse scazzottare per farsi largo in contesti di superficialità dilagante. Quindi APICE fa a pugni con la sua sensibilità ma quando invece riesce a scendere a compromessi con la stessa fa buona musica, la qual cosa evidentemente gli riesce bene.