Quando si dice che la musica diviene protesta o comunque liberazione. Siamo a due passi dalle grandi reminiscenze di quel grunge metallico ed epico che dai Foo Fighters in poi hanno decretato mode e contaminato flussi creativi. Andiamo in Abruzzo e spulciamo nel primo disco degli Aneurisma, formazione che con “Inside My Rage” dimostra un vero culto per il genere e un’ancora forse troppo saldata a certe confort zone. La rabbia che diviene anche determinazione e resistenza, anche emancipazione e cambiamento. Dai video ufficiali peschiamo “Come Undone”, con la feat. dei californiani Rotten Apple.
Da dove arriva tanta rabbia?
Il nome dell’album “Inside My Rage” non è stato scelto a caso. Abbiamo canalizzato tutta la frustazione che stiamo vivendo oggi all’interno di questo lavoro. Il mondo è invaso da problematiche sociali che non vedono mai una soluzione: povertà, corruzione ed estremismo politico sono solo alcuni esempi. Queste cose ci fanno letteralmente incazzzare. Da qui nasce la nostra energia, il nostro urlo, le nostre chitarre distorte e i nostri groove ritmici rabbiosi. Più certe tematiche ci entrano dentro toccando la nostra anima e più i volumi dei nostri strumenti aumentano. Questo disco è carico di rabbia.
Che poi, soprattutto dentro i singoli precedenti, c’è tanta empatia verso la condizione umana o sbaglio?
È una nostra caratteristica riconoscere le emozioni degli altri come se fossero le nostre cercando di comprenderne punti di vista, pensieri, sentimenti, emozioni.
Parliamo di argomenti che ci toccano nel profondo. Per esempio abbiamo “Insanity” che parla di una violenza carnale oppure “I dont Think I Hate Myself” che parla di autismo. È la natura della nostra band e abbiamo abbastanza coraggio per affrontare nelle nostre canzoni tematiche così complesse… questa è la nostra indole.
Dunque un disco di critica e rivoluzione o un disco di accettazione?
La nostra musica è pura, senza filtri. Nella nostra arte non c’è niente di costruito. In studio registriamo come se suonassimo dal vivo e cerchiamo di catturare la stessa energia. Se avessimo registrato il nostro disco negli anni 70 il risultato più o meno sarebbe stato lo stesso. È un album fatto con il cuore. Non pensiamo che ci sia dentro critica o rivoluzione. La nostra più grande ambizione è emozionare chi ci ascolta. Questo è il nostro più grande obiettivo.
Dal grunge di Seattle alla scena indie italiana: da dove nascono artisticamente gli Aneurisma? Un’anomalia del sistema direbbe qualcuno…
È’ evidente che il nostro suono è decisamente influenzato da quello che viene definito come Seattle Sound. Ma c’è anche tanta musica Italiana nelle nostre influenze. Tanto per citare qualche nome ci sono artisti come Battisti, Battiato o Dalla che riconosciamo come autentici geni della musica. La direzione non è però forzata, deriva da ciò che ci piace ascoltare e dal modo in cui ci piace creare musica.
Ma non abbiamo particolari confini geografici, se proprio dobbiamo essere posizionati in un luogo nello spazio-tempo, l’America è forse il posto migliore. Poi, come la storia musicale insegna, nella provincia si covano meglio certi sonorità e l’essere un po’ “emarginati” forse contribuisce in questo.
Il prossimo video? La prossima feat.?
Stiamo lavorando ad un nuovo singolo che probabilmente uscirà nel periodo di Natale. È qualcosa di nuovo per la nostra band, possiamo anticipare che stiamo esplorando sonorità diverse rispetto a quello che siamo abituati a suonare di solito. Anche noi siamo curiosi di vedere un po’ quali saranno le reazioni su questo nuovo singolo… ma ci saranno anche altre belle novità. Non vi resta che seguirci!
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