Andrea Pasqualini, in arte semplicemente Andrea, è un artista dall’anima ribelle. Con la sua musica vuole lanciare un messaggio e dare una voce ai più deboli e agli emarginati. Questo è il suo contributo, che lo spinge ad andare quotidianamente oltre le sue ambizioni e i suoi limiti.
Andrea pensa sia ora di cambiare rotta, di evolvere il pensiero e di liberare se stessi dal pregiudizio. In una parola: libertà. In virtù di questa forza che lo muove da dentro, ha pubblicato il suo nuovo singolo, “Magnitudo”.
Gli abbiamo fatto qualche domanda per capire come è nato il brano, la sua passione per la musica e cosa ha in serbo per i suoi ascoltatori.
Ciao Andrea, è da poco uscito “Magnitudo”, il tuo nuovo singolo in rotazione radiofonica. Siamo curiosi di sapere come nasce questo brano e che significato ha per te.
“Magnitudo” è il mio nuovo inizio, la mia festa. È un brano nato dalla consapevolezza di se stessi, di ciò che siamo e che dobbiamo apprezzare in ogni nostra singola sfumatura. È la celebrazione della mia vittoria personale e di chiunque ci si possa rispecchiare. La vittoria nell’aver superato qualsiasi tipo di limite, di giudizio e di pregiudizio.
Che cosa racconti in “Magnitudo”?
“Magnitudo” è la mia evoluzione, che avevo bisogno di raccontare. Questa forza di cui parlo, questo terremoto, nasce dall’esigenza di raccontare un periodo dell’adolescenza, quando ero molto timido, ma forte allo stesso momento, e venivo messo in ombra dalle relazioni con il resto dei coetanei ed amici. Questo sentirsi “fuori posto” o “un gradino inferiore agli altri” mi ha portato a riflettere e cercare di capire cosa effettivamente era sbagliato in me. Risultato: nulla! Arriva così la “giusta spinta” per superare ogni ostacolo.
“Magnitudo” quindi nasce dall’energia di questa scoperta?
Sì, ma soprattutto dal bisogno forte di andare oltre quel “gradino”. Ho imparato a farmi scivolare addosso i commenti sull’aspetto fisico o sul mio carattere troppo ingenuo. “Magnitudo” è quindi il frutto di questa rivoluzione, una sorta di terremoto interiore di vita, di libertà e ribellione. Una canzone che simboleggia un manifesto della vittoria personale nel superare qualsiasi tipo di limite, di giudizio e di pregiudizio. Attraverso questo brano voglio veicolare un rilascio di energia, un messaggio per scuotere chi come me si sente o si è sentito inadeguato. Un ringraziamento speciale va sicuramente al Maestro Mario Zannini Quirini, che ha prodotto il pezzo e che sin dall’inizio a creduto in me e nella mia arte.
Come nasce la tua passione per la musica e quali artisti ti hanno influenzato?
La passione per la musica e per l’arte in generale secondo me è innata. Vedo l’arte come una vera espressione individuale, una sorta di linguaggio puro che comunica senza dar conto a regole sociali e culturali. Ne sono da sempre rimasto affascinato. Sin da quando sono bambino ho sempre amato la musica, pensate che i miei genitori mi hanno fatto crescere con Laura Pausini e Gino Paoli.
All’età di 13 anni ho capito che il canto e la musica erano la strada giusta per il mio futuro, perché mi sentivo che attraverso questo potevo riuscire a fare qualcosa per il mondo. Già a quell’età sentivo di avere qualcosa da dire, qualcosa di importante da fare e che non avrei più potuto tener dentro.
È in quel momento che hai cominciato a studiare canto?
Sì, anche se all’inizio studiavo da autodidatta. Dopo un anno, ho iniziato a prendere lezioni, avevo insegnanti di canto molto validi e, grazie a loro, alla mia costanza e alla mia voglia di migliorare, sono riuscito ad ottenere ottimi risultati ed essere soddisfatto di me stesso. Oggi, grazie alla mia costanza e tenacia, sto costruendo piano piano, mattone per mattone, il mio sogno. È proprio vero: se credi in ciò che fai riuscirai a raggiungere ciò che vuoi. I sogni non hanno limiti, la scalata può essere anche difficile ma alla fine il panorama è stupendo. Questa, non a caso, è una citazione alla mia più grande fonte di ispirazione, artistica e personale, Miley Cyrus. La sua forza, il suo coraggio e la sua voglia di contribuire al cambiamento della società mi hanno da sempre stimolato. Ad oggi mi sento come se dovessi portare a compimento o continuare il suo progetto, utilizzare la mia voce per tutti coloro che una voce non ce l’hanno e aiutarli a sentirsi realmente liberi e vivi.
Il videoclip rappresenta bene il tuo stato d’animo, come è stato girarlo?
Esatto. Come dico sempre vedo i videoclip come una sorta di “doppia lettura” di un pezzo, attraverso di essi puoi infatti esprimere altre sfaccettature di un brano e ampliare ancora di più il suo significato. Nel video di “Magnitudo” volevamo raccontare una festa vera e propria, non cadendo troppo nello scontato e quindi senza raccontare parola per parola il testo del brano. Allo stesso tempo, però, volevamo trasmettere quel senso di libertà pura, anche un po’ fuori dalle righe, tipico di noi ventenni. Oggi io mi sento esattamente così: pieno di vita, LIBERO e VIVO. Ho capito che ogni singolo momento della nostra vita, bello o brutto che sia, va vissuto al massimo, accogliendo tutte le sue mille sfumature. È così prezioso vivere che non possiamo permetterci di farlo diventare una possibilità sprecata.
Come sono andate le riprese?
Per quanto riguarda le riprese del video, sono state stancanti ma divertentissime. C’è stata una grandissima sinergia con tutta la troupe che ha curato ogni cosa nel minimo dettaglio. Tutto è stato girato in un giorno, in tre luoghi diversi. Abbiamo iniziato alle 9.00 mattina e terminato alle 22. Comunque alla fin dei conti ne è valsa la pena ed il risultato è stato unico.
Sei giovanissimo, quale consiglio daresti a chi vuole intraprendere un percorso artistico come il tuo?
Sì, e mi sento molto fortunato perché, a ventidue anni, so che ho ancora molta strada da fare per imparare e crescere, soprattutto artisticamente. Questo mi stimola ancora di più perché sono curioso di sapere cosa mi riserverà il futuro. La cosa più importante è non sentirsi mai arrivati e continuare sempre a migliorare. A tutti coloro che hanno voglia di intraprendere questa carriera consiglio tre ingredienti fondamentali: forza, perseveranza e unicità. Non smettete di credere in voi stessi, nelle vostre capacità e usate tutta la vostra potenza per superare ogni ostacolo.
Nuove produzioni in arrivo?
Chissà! Sto scrivendo molto questo periodo e ci sono tantissime novità a cui non vedo l’ora di poter dare luce. Per ora, però, mi godo la neonata “Magnitudo” e mi auguro che il suo viaggio sia interminabile.