Parliamo di ironia o di resa serena? Sinceramente questo è ancora da capire visto che là il genio artistico di Andrea Lovito, in arte ANCE, resta ancora in un equilibrio espressivo di cronaca quasi asettica, anche se poi, nel video… beh certamente vengono fuori i colori della sua scrittura e le pieghe della sua faccia. Cantautore toscano, a due passi dal suo nuovo disco, eccolo in scena con un primo assaggio affidato a questo singolo dal titolo “Anche se” dove mette in scena la quotidianità popolare, la sua come la nostra, le dinamiche e tutti i vincoli che questa educazione sociale ormai ci imprime con lo stampino dalla nascita. E la filosofia di ANCE è un rispettoso o sovversivo (decidete voi) anche se… in fondo va bene così e a forza di pensare a questi mille vite da vivere o da subire, alla saggezza di ANCE scappa un poco da ridere. Un brano dalle mille chiavi di lettura a cui forse condanniamo la poca indipendenza dal video che non solo contribuisce ma completa in modo determinante il significato che deve arrivare da questa canzone. Almeno questo ai miei occhi e alle mie orecchie…
Pop come struttura di dialogo “omologata” per arrivare al popolo e cantargliene quattro… possiamo dire che è questa la tecnica di comunicazione della canzone di ANCE?
Sì, la canzone di per sé nasce per questo motivo, facendo finta di parlare di me stesso dico invece alla mia maniera “Per quanto voi vi crediate assolti…”(cit.)
In generale secondo te, come si può fare una “rivoluzione”?
Girando su se stessi e allo stesso tempo intorno al Sole. La rivoluzione è cercare di migliorare noi stessi per primi, al punto che se ne accorgano e ne giovino anche gli altri. Altrimenti rischiamo di fare la rivoluzione solo per creare caos e facilitare divisioni e dittature.
“Anche se” è il nuovo singolo che lanci per anticipare un nuovo disco che sarà di la da venire o sbaglio?
Ci sarà da aspettare, i motivi sono molti. Per realizzare questo singolo c’è voluto un anno, per incastrarlo negli impegni dei vari musicisti. Adesso sto valutando con calma i passi da fare. Dovrei creare con Gianfilippo Boni una sessione live in studio per facilitare le cose. E fare un disco finalmente come si deve (non che i precedenti mi dispiacciano, ma quello che deve arrivare è sempre il più bello)
Un video di lancio assai carino e intelligente ma dannatamente didascalico in pieno cliché anni ’80. Non trovi?
Esattamente: ottenere il massimo attraverso il pretesto più semplice, dato il poco tempo e pochi strumenti a disposizione. In 6 ore abbiamo girato tutto. Ho scritto io la sceneggiatura che abbiamo poi riadattato durante le riprese. E’ il terzo videoclip che faccio, è la scusa per soddisfare il mio amore per il cinema del 900, senza la pretesa d’esser pure cineasta.
Ecco una bella curiosità: secondo te perché si torna sempre nel passato per avere riferimenti e miti ad esempio?
Perché il 900 è stato una manna per la musica, che si è evoluta velocemente e credo che in quel periodo si siano sviscerate tutte le migliori soluzioni possibili.
A chiudere: oggi la vita live di ANCE com’è? So che è una domanda ostica ma serve a testimonianza della scena live che tutti contribuiamo a creare…
Amo suonare live, da solo, in trio, in formazione allargata… Ma va come i comuni mortali: mi sbatto tra email, sms, social, telefonate, o quando posso andare di persona a cercarmi le date. E far uscire un singolo è una buona scusa per trovare serate. Ovvio che devo “cedere” anche alla tribute-band (Rino Gaetano dal 2003 nel mio caso) che mi aiuta fra l’altro a finanziare il disco che verrà. E quando sto più di un tot lontano dal palco, comincio a stare male e ad aver paura di non salirci più. Non ho trovato niente di meglio per continuare ad esprimermi, credo sia la migliore terapia per l’anima.