Pugliese d’origine, bolognese d’adozione, Alessandra Nicita ha pubblicato recentemente il videoclip del suo ultimo singolo, Per nessun motivo al mondo, in cui predomina un ambiente marittimo. Il brano, realizzato con la collaborazione di Mario Natale in qualità di arrangiatore, è accompagnato dal videoclip diretto da Simone Di Tella. La location interna è quella di un teatro vuoto, in cui figura il performer LIS Mauro Iandolo. Alessandra Nicita è stata segnata nella sua formazione artistica dalla conoscenza, durante il periodo dell’esordio, di Lucio Dalla. Con Per nessun motivo al mondo ha ottenuto il premio Giancarlo Brigazzi per la canzone d’autore al XXV Premio Mia Martini.
Che messaggio vuole mandare Per nessun motivo al mondo al pubblico?
È un messaggio d’amore da parte di una madre al proprio figlio, che lo esorta a non fermarsi davanti alle difficoltà, un invito a volare con le proprie forze senza conformarsi ai modelli cosiddetti “vincenti” che la società tenta d’imporci.
C’è qualche artista a cui ti senti legata e, per certi versi, simile?
Dal punto di vista affettivo a Lucio Dalla, che ho avuto la fortuna di conoscere e frequentare. Un’artista straordinario e un uomo generoso. Non credo di essere simile a qualcuno in particolare. Sono cresciuta con John Lennon, con i Beatles, con i Doors e, quando ero piccolissima, ero incantata da Alberto Camerini, lo imitavo con la mia finta chitarrina elettrica. Sono una cantautrice e amo i cantautori, ma ascolto di tutto e mi piace l’idea di sentirmi libera di mostrare che cosa cambia dentro di me anche e soprattutto attraverso la musica.
Che impatto sta avendo il COVID-19 sulla musica?
Sicuramente abbiamo dovuto rivedere e rimandare molti progetti; i lavoratori del mondo dello spettacolo si trovano in situazioni economiche di disagio e questo mi rattrista tanto. Mi auguro che, il prima possibile, si possa ritornare a una vita normale. Ma serve l’impegno di tutti.
Ad oggi, secondo te, la musica è ancora un’arte nobile o è diventata esclusivamente mercato?
La musica è sempre un’arte nobile! Certo, le leggi dimezzato sacrificano un po’ la qualità di quello che si ascolta in radio, ma se la musica fa battere il cuore di qualcuno… perché no? Non esistono solo gli artisti “intellettuali”, se no ascolteremmo tutti gli stessi cantanti. Sia benedetta la varietà!
Cosa ti spinge a scrivere e raccontare di argomenti piuttosto “sensibili”?
Racconto storie prendendo ispirazione dal mondo che ci circonda. È il mio modo per contribuire e far riflettere. Almeno ci provo.
Come definiresti la tua musica?
Sono una cantautrice, continuo a scrivere testi, lavoro sulle melodie. Non ho mai pensato di definirmi, perché mi considero un’anima in continua evoluzione.