– di Giuseppe Zibella –
Nel presentare il suo ultimo lavoro Fabio Cinti ha parlato della grazia e della memoria, due elementi verso cui è fan devoto e che ritroviamo in maniera limpida in questo Al Blu Mi Muovo, pubblicato per Private Stanze il ventiquattro aprile.
Dopo aver gentilmente adattato La Voce Del Padrone del Maestro Battiato nel 2018 con un risultato eccellente, Cinti ha scavato nelle profondità della memoria e dei ricordi per due anni, alla ricerca di valide ispirazioni da far confluire in un lavoro maturo dei suoi. E incamminatosi nella fitta selva dei pensieri il cantautore è tornato in superficie con in mano otto brani delicati e introspettivi, raccolti con cura estrema durante il cammino.
Tra Gli Alberi Combatto è una ballata incantevole aperta da una chitarra folk dai sapori world e coadiuvata dall’ingresso del piano al primo ritornello utile. La voce di Fabio si modula e mostra il suo ampio registro vocale, mentre canta all’umanità di non temere il futuro avendo già creato un passato sedimentato alle spalle. I testi raffinati e densi di particolari disegnano paesaggi incontaminati e atmosfere quasi impalpabili, metafisiche, in un bagno di arrangiamenti elettronici e acustici che donano quella grazia e quella memoria citate all’inizio.
A ciò si aggiunge una grande attenzione alla composizione melodica e alle piccole incursioni sperimentali disseminate lungo l’ascolto, che finiscono di ricreare l’ambiente ideale per cantare in modo onesto le proprie emozioni. Il pianoforte leggero e le liriche in Da Lontano convergono in un’esperienza di condivisione ormai svanita, in uno stile che molto ricorda Battiato.
Ma il cantautore laziale raggiunge l’apice in Amore Occasionale, una poesia di rara bellezza racchiusa in uno scrigno di sonorità minimali. Il completo voto all’elettronica sta nell’epilogo psichedelico a due voci della mistica Il Grande Balzo In Avanti, a volersi quasi ricollegare alla copertina dell’album: dopo aver combattuto tra le fronde fitte e spinose dell’incertezza compiere il lungo salto innocente verso le pianure della consapevolezza.
Al Blu Mi Muovo è un altro grande disco, un lavoro di una maturità artistica che Fabio Cinti possiede dall’inizio della sua carriera, dai tempi de L’Esempio Delle Mele. Una maturità riconfermata più che raggiunta.