Un nuovo singolo per gli AGNELLO, un nuovo standard del loro pop-surf ovviamente digitale che non mente e non tradisce le mode del momento. Si intitola “Sulla sdraio” ed è impreziosito dalla collaborazione di Nicolò Carnesi. Un brano che vediamo apparire su tutte le piattaforme e – a detta loro – anche su prati e mari. Una metafora di vita probabilmente, l’incedere della vita, il reagire o il sopportare, attraversare il tempo da protagonisti o lasciarsi scivolare addosso quel che accade per caso. Il bellissimo video così come il brano da libero spazio ad un’ottica bilaterale, forse, o è altrettanto vero come ci dicono loro che il testo parla chiaro e mi piace rimarcare la frase: “equilibrio fragile tra l’isolamento ma in comunione con gli altri”. Un brano dalla cadenza statica che lascia spazio invece alla visione di se stessi: anche questa frase mi piace per poterlo dipingere. Un brano isolato che chissà se un giorno farà parte di un nuovo disco? A dire il vero gli Agnello ci stanno per fare una rivelazione…
Agnello e Carnesi. A parte l’assonanza assai pittoresca, diciamo che il connubio ha funzionato. Come si sono incastrati i ruoli? Chi ha deciso cosa?
Conosciamo Nicolò da tanto, lo abbiamo chiamato per il piacere di fare qualcosa insieme, è un’artista che stimiamo. Gli abbiamo mandato il brano e chiesto di cantare il ritornello insieme: lui ha accettato e ci ha fatto felici, grazie Nicolò!
Sulla sdraio come a simboleggiare una stasi comoda ma anche solare da un punto di vista sociale. Cioè un equilibrio fragile tra l’isolamento ma in comunione con gli altri che stanno attorno e non quell’isolamento fisico da tutto… non so se ho avuto una chiave di lettura corretta. Che ne dite?
Ci piace “equilibrio fragile tra l’isolamento ma in comunione con gli altri”. Il testo è abbastanza esplicito e parla da sé, è un brano disperato nella sua normalità, siamo uomini che non sanno vivere bene, un po’ abbiamo bisogno degli altri e della loro compagnia ma anche la solitudine è importante.
Un nuovo brano per dare il via ad un nuovo disco?
Probabilmente “Sulla Sdraio” non era il singolo da estrarre dall’album ma a noi piaceva tanto. Nel mondo della musica, fatto di tempi dilatati, è raro che qualcosa esca e sia ancora sentito con intensità da chi l’ha scritto. Sulla Sdraio è una canzone che racconta di noi oggi. Anticipa il nostro primo lavoro che – lo comunichiamo per la prima volta – abbiamo deciso di chiamare “Cose Vane”, un disco fatto di svariate atmosfere e mondi diversi in armonia fra loro, un album che parla del mondo che vediamo e di come lo viviamo.
L’elettronica di oggi… non pensiate sia ormai un abuso di moda?
Si. Lasciateci però dire che era uno sfizio che volevamo levarci. Con 4 singoli editi ed un album in uscita di 11 brani si trova la drum machine nella sola “Sulla Sdraio”. Siamo felici di avere trovato la canzone in cui poterne mettere un pochino e speriamo che, nonostante l’elettronica, il brano sia in grado di mantenere una sua qualità timbrica originale.
Un bellissimo video a corredo. La vita che scorre lenta attorno a chi resta fermo. Il gioco delle velocità mi ha in qualche modo stimolato delle domande… che significato c’è?
Il video è stato realizzato da Uno Video Lab e Francesca Lo Manto, dovreste chiedere a loro. Noi ci vediamo due tempi a velocità diversa che, pur esistendo in contemporanea, non si incontrano mai. Un po’ come dicevi tu poco fa, due tempi (e dunque dimensioni) in equilibrio fragile tra isolamento e comunione.