Si è spento questa mattina, martedì 18 maggio, nella sua residenza di Milo in Sicilia. Franco Battiato dopo aver lottato per lungo tempo contro la misteriosa malattia, riguardo la quale la famiglia ha voluto mantenere il massimo riserbo, ci ha lasciati all’età di 76 anni, dopo tre anni di ritiro dalle scene e due di totale assenza di qualsiasi tipo di comunicazione.
Il cantautore catanese, classe 1945, inizia la sua carriera negli anni Sessanta, a scoprirlo e a farlo conoscere al grande pubblico è Giorgio Gaber. Dagli anni Settanta Battiato si dedica completamente alla musica sperimentale e i suoi brani si riempiono di sonorità elettroniche; gli anni Ottanta sono quelli del successo, consacrato dall’album La voce del padrone, contenitore di brani che hanno fatto la storia come “Centro di gravità permanente” e “Cuccuruccuccù”, nel 1981 la canzone “Per Elisa” di Alice, co-firmata dal cantautore, vince il festival di Sanremo.
Negli anni Novanta pubblica “L’imboscata”, il suo diciannovesimo album, contenente il brano “La Cura”, questo prodotto vede rinnovata la passione per lo sperimentalismo e per la musica elettronica dell’artista. Alla fine del decennio torna all’avanguardia con Gommalacca, uno dei suoi più arditi esperimenti musicali e con Fleurs il celebre “concept cover album” composto da tre dischi, ultimo dei quali uscito nel 2008. Gli anni Dieci del 2000 vedono la produzione di Battiato oscillare tra il pop e lo sperimentalismo, partecipa inoltre al Festival di Sanremo del 2011 nella doppia veste di concorrente e direttore d’orchestra. Gli ultimi progetti dell’artista sono dedicati alla musica d’Oriente, a fine agosto 2019 viene annunciata l’uscita dell’ultimo album prima del ritiro dalle scene nell’ottobre dello stesso anno, dal titolo Torneremo ancora.
Pittore, regista, politico, sperimentatore, Franco Battiato è stato una delle personalità più eclettiche e istrioniche del panorama musicale italiano di tutti i tempi, andandosene lascia un vuoto incolmabile nel cuore di coloro che, delle sue canzoni, ne hanno fatto la colonna sonora della loro vita.
“La crisi nell’essere umano è determinante, altrimenti è un’esistenza inutile. Mi sono rifugiato in quella che sia chiama metafisica perché sono uno che crede che gli esseri umani siano immortali.”