Radio Rock compie trentadue anni di onorata carriera radiofonica e per festeggiarli concede il palco di Villa Ada ai suoi beniamini e indiscussi protagonisti dell’anno scorso: i Joe Victor. In pochissimo tempo i quattro ragazzi romani hanno avuto una crescita artistica vertiginosa, raggiungendo una visibilità incredibile; Villa Ada non sarà prestigiosa come lo Sziget (dove la band ha suonato l’estate scorsa), ma per Roma l’appuntamento estivo nell’isoletta di questo parco è immancabile, potendo anche vantare ogni anno ospiti internazionali sempre di buon livello.
La serata era ovviamente pubblicizzata già da molto tempo e le aspettative erano altissime! Senza troppe sorprese da parte di nessuno, l’isoletta di Villa Ada si riempie in meno di un paio d’ore creando una notevole calca di fan. Ad accogliere questa folla già surriscaldata ancor prima che si aprano le danze ci sono i Discoverland.
Il duo formato Roberto Angelini e Pier Cortese, a differenza delle voci di corridoio che giravano prima dell’inizio della serata, non fanno cover, ma reinterpretano brani storici del rock; c’è una sostanziale differenza in questo, dato che in realtà il risultato finale è molto interessante oltre che divertente. Sia chiaro, le cover servono per riscaldare gli animi, per sciogliere i cuori, riportarci indietro nel tempo e sopratutto divertirsi, ma qui c’è anche una particolare cura nel servire al pubblico Bruce Springsteen, o Bjork, o i Beatles dandogli tutto un altro sapore; senza contare che questi arrangiamenti sono supportati da una strumentazione varia e alle volte bizzarra, ma comunque interessante. Vestiti da cowboy metropolitani, guidano la mandria del pubblico all’interno di una malinconica ed emozionante celebrazione del rock storico e più recente. Verso la fine, l’esibizione regala due sorprese piuttosto gradite dal pubblico: una cover di Sound of Silence cantata da Gabriele Amalfitano e Valerio Roscioni dei Joe Victor (non a caso vista la loro somiglianza con Simon & Garfunkel nell’aspetto) e una cover della sigla italiana di Ken il Guerriero, che ha infervorato le folle e chiuso con epicità l’esibizione. Veramente gradevoli sul palco oltre che indiscutibilmente competenti nel loro genere.
Ora che il pentolone è in ebollizione si può passare il testimone ai primi della classe! Accolti da un fragoroso boato del pubblico entrano i quattro ragazzi che da qualche anno a questa parte hanno lentamente infiammato la scena romana e oltre. Villa Ada è un grande palco e il pubblico ha riempito l’isoletta in pochissimo tempo e, nonostante tutto questo, i Joe Victor riescono comunque a divorare la scena e sembrano inarrestabili. Non c’è proprio niente da dire: la presenza scenica e l’entusiasmo è osmotico in una loro esibizione e la musica, semplice ed efficace, difficilmente stanca! La scaletta è sempre la stessa ormai da due anni a questa parte, ma i brani di Blue Call Pink Riot sembrano non bastare mai! Da notare l’esclusiva presenza di un percussionista, che ha contribuito non poco all’esibizione aggiungendovi quel tocco di Bossanova che sembra come essere sempre stato lì, in tutte le loro canzoni.
Un aneddoto divertente: il vero pandemonio nel parterre si ha avuto negli ultimi dieci minuti, come di consueto, ma la scintilla che ha innescato il tutto è stata la cover di Take on Me dei norvegesi a-ha, volontariamente burlona ma che ha avuto un riscontro nel pubblico senza pari!
Da mezzanotte in poi la festa di Radio Rock va avanti con il dj set di Giampiero Guidi, che mantiene viva la serata con i classici del rock e dintorni.
Tantissimi complimenti all’organizzazione di Radio Rock che ha fatto (e si è fatta) un ottimo regalo di compleanno, regalando un’esibizione molto divertente, calorosa e all’altezza delle aspettative.
Davide Cuccurugnani
Foto: Giovanna Mammana