Quando lessi “La linea d’ombra. Una confessione” di J. Conrad ritrovai il nesso perduto che mi conduceva ad una potentissima consapevolezza, ritrovai l’energia vitale che puntualmente mettiamo da parte (quasi con normalissimo disinteresse), presi come siamo dal bisogno di conferme nell’industrializzazione pesante del nostro mondo moderno. Liberare redini e concederci alla libertà, annientare i preconcetti per avventurarsi in un oltre che significa anche viaggio, quella dimensione di perenne divenire che un Dylan concretizza in musica dentro un Never-endig-tour. Ma più del folk d’autore è il modo della narrazione a cercare l’America, forse quella di Hemingway prima di tutto. E tutto questo mentre le dolcissime pieghe melodiche sembrano strizzare l’occhio a intime confessioni francesi. Si dipana con incanto il nuovo singolo di Ivan Francesco Ballerini che non poteva non titolarsi “Linea d’ombra”, ricamo di chitarra acustica e pad sospesi a sostegno di questa voce precisa e sicura. E ci dice “…sentire di nuovo la voce di tua madre che ti chiama per cena”. La giovinezza è finita, siamo in quell’oltre in cui diventiamo adulti e che Ballerini ci racconta con quel senso di contrasto tra il dovere e il desiderio, dove si scende in battaglia contro il proprio se, pesando a mano ancore personali di quotidiana vita vissuta, di quel restare fermi “inchiodati per terra mentre il resto del tuo corpo vola”…
In rete il video ufficiale di questo singolo, visionario, di luminescenze e ombre, di disegni firmati dal fumettista Leonardo Marcello Grassi, di figure femminili alla “Modigliana” maniera… il tutto per la rinnovata regia di Nedo Baglioni.
È sono queste le premesse di un nuovo disco di inediti che troverà la luce il prossimo 14 Marzo per gli amici della RadiciMusic Records: si intitolerà “La guerra è finita”, titolo visionario di speranza, di poetica speranza, che da queste premesse ci promette suoni maturi e ricami melodici che abbandonano (direi definitivamente) la soluzione pop, “spostando quella linea d’ombra” qualche passo più in la per raggiungere territori probabilmente non ancora esplorati dal cantautore toscano. Spostarsi, allontanarsi, mettersi in viaggio… ma sempre avendo a portata di sguardo la riva da cui siamo partiti.