IPNOTICA, il primo EP di LAISON (uscito il venerdì 13 dicembre 2024), è un viaggio profondo tra interiorità ed esteriorità, tra ciò che siamo e ciò che desideriamo diventare.
Attraverso una narrazione intima e coinvolgente, l’artista esplora le diverse sfaccettature di sé, creando, musicalmente, un ponte unico tra pop e rock, arricchito da retro-influenze psy-sintetiche che accompagnano i passaggi tonali di questa ricerca interiore. Le sonorità avvolgenti e i ritmi incalzanti si intrecciano in un equilibrio che oscilla tra riflessione e dinamismo, trasportando l’ascoltatore in un’esperienza immersiva, come quella in “Chiara“, focus track di questo EP: Chiara, alter ego di Laison, è irriverente e spensierata, apparentemente immune ai problemi della vita. Con un ritmo coinvolgente e una melodia trascinante, la canzone incarna la voglia di lasciarsi andare completamente alla musica, chiudendo gli occhi e abbandonandosi a un ritmo che cattura corpo e mente.
Ma questo per Laison non è che un inizio di un lungo percorso di pubblicazioni, con influenze che vanno dall’alternative rock underground dei Milano 84, che sono stati anche coinvolti nella produzione, al pop mainstream di Elodie. Abbiamo cercato di capirne qualcosa!
Quando e perché hai scelto di diventare “Laison”? Come mai questo nome e in che modo ti rappresenta?
È un nomignolo che le mie sorelle usano. Ho scelto la strada del “legame affettivo” per il mio nome d’arte.
Chi sono le ragazze di cui parli nei tuoi pezzi, e Chiara in particolare? Che cos’hai in comune con loro?
Le ragazze del mio EP raccontano storie diverse, ma tutte hanno un pezzetto di me dentro. Chiara è un alter ego che ho creato: è nato dal fatto che molte persone spesso sbagliano il mio nome e mi chiamano Chiara, giustificandosi dicendo “hai la faccia da Chiara!”. Ho scelto così di creare questa ragazza libera e sfacciata.
Cosa significa esordire oggi con un disco? Hai sentito la pubblicazione di “Ipnotica” come un obiettivo raggiunto o come un inizio, e un augurio per il 2025?
Assolutamente un inizio, spero di riuscire a fare tante altre cose del punto di vista musicale.
Quali sono gli elementi pop che possiamo riscontrare nella tua musica? E nelle tue influenze musicali?
Ho preso ispirazione dal pop moderno (ascoltando i lavori di Elodie, Annalisa e Myss Keta) e sono tornata anche un po’ indietro (Subsonica, moderat). Mi piaceva l’idea giocare con sonorità che appartengono a generazioni diverse.
Le persone che hanno lavorato con te, ti hanno influenzato anche in tal senso?
Assolutamente. Quando si collabora è importante non affezionarsi troppo alle proprie idee e lasciare spazio alle influenze esterne. Nel mio caso, lavorando con Fabio Fraschini e Fabio di Ranno dei Milano84, sono stata sicuramente influenzata dai loro arrangiamenti che omaggiano gli anni 80.