Il primo singolo di LEDI da qualche settimana gira per i magazine e la rete e semina numeri e visualizzazioni e riscontri di popolo. Piace e lascia ben sperare per un primo disco davvero interessante. Questa prima anteprima si intitola “Un Tempo”, scura e intimista, voci raddoppiate sugli incisi e un mood elettronico molto intraprendente e gustoso ricco di arrangiamenti che restano già dal primo ascolto. In primavera uscirà il disco che si intitolerà “Cose da difendere” e non a caso, come accade per i potenziali nuovi grandi dischi, in scuderia ci saranno marchi importanti come Edel e la storica Cramps Music. Voce a questo nuovo cantautore di origini albanesi ma italiano di adozione. LEDI.
“UN TEMPO”: quante visioni nasconde questo singolo? Quanta autobiografia? Quante paure? Quanta speranza?
Tracce, tracce di tutto questo. Che è anche un po’ ciò che siamo.. tracce
LEDI e la canzone d’autore di oggi…le tue impressioni? Da scrittore a cantautore…come ti ci vedi?
In realtà la musica c’è sempre stata, anche prima della scrittura forse.. era il coraggio che mancava..
Origini Albanesi: oggi sono più attuali che mai. Che sensazioni ti si appiccicano addosso? In qualche modo la tua musica ne è figlia?
La musica non nella sua costruzione, ma nella pancia e nella volontà sì.. Mi sento addosso quel senso di doppio tanto pesante e frustrante a tratti quanto poetico in altri.
Il primo singolo. Ne uscirà ancora un altro prima del disco?
Ne usciranno altri due, “Zemra ime” e “Cose da difendere”, prima del singolo con il quale si lancerà il cd fisico.
L’elettronica è molto protagonista nella tua scrittura. Come mai questa direzione?
Sia per attitudine che per scelta a priori. Volvo che fosse un disco che parlasse della “periferia di un’anima” che punta il suo centro.. e l’elettronica era l’abito perfetto.
Domanda filosofica da fare ad un cantautore: le cose accadono perché in fondo manca il tempo? Se avessimo cioè un tempo infinito davanti a noi, accadrebbero lo stesso?
Se non ci fosse il tempo non ci sarebbe la nostra volontà di migliorarci, e nemmeno la poesia, perché del tempo è figlia e condanna. Probabilmente le cose accadrebbero, ma non ve ne sarebbe traccia.
Angelo Rattenni