Il nuovo disco di Margherita Pirri, ormai in circolazione da qualche mese, riscuote sempre un continuo successo di critica e di pubblico fino ad esser stato scelto come colonna sonora in una passata sfilata del maestro Armani. Margherita Pirri canta leggera come un vestito di lino, bianca e candida come brezza leggera e poi quel soffice timbro vocale, sottile, che rende preziosa grazia ad una scrittura tutt’altro che italiana. Questo lavoro dal titolo “Looking for Thruth” colpisce per tutto questo e per tanto altro ancora, cercando l’armonia nel dolcissimo equilibrio visionario che regna incontrastato tra voce e strumenti a corda rigorosamente reali. Basta poi girarsi attorno nei video ufficiali per avere immediatamente agli occhi tutto il quadro dipinto a mano e con colori ad acqua.
Dove nasce l’ispirazione e la voglia di seguire questo determinato mondo musicale?
L’ispirazione nasce molto casualmente e quando meno te l’aspetti, sono la vita stessa, i miei pensieri e desideri a spingermi nella direzione che sento più mia.
Riverbero alla chitarra e alla voce. Eterea sensazione. Che scenario e che messaggio cerchi di veicolare?
Cerco di trasmettere le mie sensazioni ed emozioni, per me la musica è sempre stata una dimensione in cui stare bene, in cui ritrovare me stessa, quando ho bisogno di riflettere o passo un momento difficile ascolto musica. È proprio questo suo alone di mistero che ci richiude in una bolla, lontani da tutto eppure sempre a contatto con il mondo che ci fa sognare, rilassare ed evadere dal grigiore di una vita monotona, che rende la musica così unica. Spero che la mia musica trasmetta qualcuna di queste sensazioni.
La ricerca della verità, traducendo il titolo di questo tuo nuovo disco, a cosa ti ha portato? Sei arrivata ad un approdo?
La ricerca della verità non finisce mai, per me è appena cominciata. Sicuramente mi ha dato modo di fare nuove esperienze e di trovare nuove collaborazioni, come nel caso degli ultimi miei due brani “Quando fuori piove” e “Little love” cantati in duetto insieme a due bravi artisti stranieri, Shani Ormiston, cantante spagnola e Fabrian Goroncy, un cantautore tedesco. Da questo nuovo cd in particolare la canzone “Say to me” è stata scelta come colonna sonora per la sfilata parigina di Haute Couture di Giorgio Armani (luglio 2015). Davvero un grande onore.
Come scegli la lingua con cui cantare e scrivere una canzone?
Di solito quando compongo una nuova canzone dalla melodia nasce già parte del testo è in questo senso la lingua in cui scriverò il testo. È un processo abbastanza inconscio.
Siamo sotto elezioni del Club Tenco. Non pensi che dovrebbero anche dare spazio e considerazione alla canzone d’autore in lingua straniera (ovviamente fatta da italiani)?
Tenco era un cantautore a cui tengo molto, che ho sempre apprezzato e che ascolto spesso. Penso proprio di sì, dato che la musica è universale e non appartiene a nessuna lingua in particolare.
Prossimo futuro? Che scenario sarà?
Chi lo sa. Sono pronta a tutto ciò che il futuro vorrà offrirmi. Il sogno più grande sarebbe quello di scrivere la colonna sonora di un film, dato che il cinema é un’altra mia grande passione.
Angelo Rattenni