Dopo Citizen Pop, gli All About Kane presentano il loro nuovo album, Seasons.
Con l’uscita del nuovo album, Seasons, per l’etichetta La Fonderia Musicale, gli All About Kane ripropongono la loro musica in chiave intimista e introspettiva, caratterizzata da sonorità innovative, maturare nell’arco della loro carriera artistica. A due anni e mezzo dall’uscita del loro primo disco, Citizen Pop, i componenti della band biellese (Andy, Eddy, Fabry, Thom, Guido) conservano l’idea di raggiungere il mercato discografico europeo presentando brani rock dagli echi del sound britannico.
Un progetto di forte impatto emotivo, il loro, che raccoglie un mix di ritmi lenti che si fondono in armonia con suoni acustici ed inserzioni elettriche. Le tracce dell’album hanno la capacità di far cogliere la suggestione di evocative e brillanti atmosfere che danno spazio ad immagini di storie che si susseguono come il ciclo di vita delle stagioni.
L’uscita del disco è anticipata dal video del terzo singolo estratto, “Be My Murderess”, dalla regia Verio Brini e dal soggetto di Thom. Un’esperienza che vede la partecipazione di Riae (modella italo/irlandese) e Luca Murta (cestista biellese, ex giocatore dell’Angelico), protagonisti di una racconto che tratta il rapporto che si instaura tra due persone, in conflitto tra sogno e realtà. L’esplicità dei toni nega ogni qualsivoglia forma di romanticismo, dando ampio spazio agli ostacoli che si pongono dinanzi ad una storia bipolare di odio e amore.
Le tredici tracks dell’album spaziano tra ritmi di ballate lente, altre volte veloci ed incalzanti. Molti sono i brani caratterizzati dalla presenza di una preponderante dimensione introspettiva, evocata, ad esempio in “Hurricane”, grazie alle note del basso che si incrociano al suono di chitarre elettriche, rendendo forte l’immagine di un uragano che oscura la salvezza in un rifugio. Il concetto di intimità è forte in “The Wise Man”, in cui i nostri desideri vengono cantati e suonati, con lo scopo di poter suscitare in noi un esame di coscienza interiore, per avere una visione più ampia di ciò che siamo e ciò che vorremmo essere. Ukulele, dobro, chitarre elettriche e chitarre acustiche delineano la delicatezza di una storia che ha il sapore di sguardi persi, che si vorrebbero ritrovare, come quelli spensierati di un’infanzia. Il tutto è raccolto nel brano “Goodbye My Eyes”.
“Linda”, invece, tratta la descrizione di una figura femminile in cerca della propria anima gemella, per poter assaporare luoghi, le rivelazioni di un amore. Tratta momenti di vita nei quali, il più delle volte, appare inevitabile non ritrovarsi. Seasons è un esperimento riuscito, promosso dalla capacità di artisti che hanno il valore di saper concentrare l’attenzione sul binomio musica/vita, considerando che ogni traccia musicale dell’album rievoca “stagioni” in cui chi più, chi meno, può immedesimarsi.
Lucia Santarelli