Due band di Pordenone si stanno muovendo in tour, e sabato 13 dicembre hanno suonato all’Atlantico di Roma. Una di queste è un pilastro della musica indipendente italiana, e si tratta dei Tre Allegri Ragazzi Morti, per l’occasione accompagnati dai concittadini Sick Tamburo.
Iniziano a suonare questi ultimi, nati per volontà di Gian Maria Accusani ed Elisabetta Imelio da ciò che resta dei Prozac+. Tre LP all’attivo, tutti con la Tempesta Dischi, il cui succo amaro viene spremuto in più di un’ora di scaletta: Qualche volta sorrido anche io, Quando bevo, Ho bisogno di parlarti, Prima che sia tardi, Niente che ti dipinge di blue, Ti amo solo quando sono solo e Il fiore per te, estratte dall’ultimo lavoro Senza Vergogna (2014); Il fiore per te rigorosamente in featuring con Davide Toffolo, come da videoclip. Poi il singolo La mia mano sola, Aiuto Tamburo, estratti dal secondo album (A.I.U.T.O. 2011) e Dimentica, Il mio cane con tre zampe, Prima che muoia ancora, dall’esordio omonimo nel 2009.
Dai passamontagna, dalle ritmiche ossessive e dalle basi elettroniche, passiamo alle maschere da teschio e al suono caldo dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Una scaletta ricolma di successi, intervallata solo verso la chiusura con il consueto intrattenimento da avanspettacolo di Toffolo. Il principe in bicicletta, Occhi bassi, Quasi adatti, Alle anime perse, Codalunga, Dipendo da te, Voglio, e Ogni adolescenza sono soltanto alcuni dei brani estratti da vent’anni di carriera. Incredibile l’intensità condivisa da tutto il pala Atlantico con Il mondo prima, Signorina primavolta, e il prevedibile quanto gradito duetto con Gian Maria Accusani su Prova a star con me un altro inverno a Pordenone.
Lo spettacolo è consistente, teschi sotto al palco e teschi sul palco, per più di un’ora e mezzo ci si sente tutti ragazzi morti ma soprattutto allegri. Ricercatezza dub con La mia vita senza te, Puoi dirlo a tutti, Mina e La faccia della luna; carica rock con La via di casa e La ballata delle ossa.
Dopo Quindici anni già, il gruppo propone un nuovo pezzo sulla scena indipendente italiana, praticamente un brano in cui vengono citati numerosi colleghi dei TARM come i Ministri e Brunori, di cui molti anche compagni d’etichetta come Le Luci della Centrale elettrica. Di cosa parla veramente una canzone, la possente Mai come voi, e La Tatuata bella chiudono questa gran serata.
Sick Tamburo e Tre Allegri Ragazzi Morti salutano in un inchino collettivo tutto mascherato, Roma li aspetta di nuovo.
Luca Secondino