Se l’hard rock melodico anni ‘80 è stato il primo vettore espressivo dei WakeUpCall (quando ancora si chiamavano Knyght), ora Tommy e co. guardano avanti e lo fanno con Batteries are not included.
Grazie anche a Giacomo, il nuovo batterista, Tommy, Dario e Olly confermano il loro talento già dimostrato nell’EP rilasciato a gennaio del 2011 portandolo ad un livello superiore grazie ad una notevole maturità compositiva.
Le coordinate stilistiche entro cui si muovono i nostri sono identificabili in un robusto rock mainstream di cui Foo Fighters, Papa Roach, Sixx A.M. e Nickelback sono i maggiori esponenti ed è già con l’opener To be (di cui è in circolazione il videoclip) che ci si rende conto del grande passo fatto in avanti dai WakeUpCall. Tra le altre song spiccano: Kill your dreams, killer song, come dicono quelli bravi, che mi ha convinto al primo ascolto, la malinconica Christine dove lo spettro di Bon Jovi riemerge per dar vita ad una ballad davvero coinvolgente e Just wanna dance interessante commistione tra rock e uptempo anni’90 impreziosita da delle melodie davvero ficcanti.
La produzione del cd è impeccabile, molto americana e direi perfettamente in linea con quanto richiesto dal genere, eccellente l’esecuzione, Olly ha ormai acquisito una padronanza della chitarra invidiabile , Dario, il bassista, ha compiuto dei passi da gigante, mentre ho trovato il nuovo drummer perfettamente adatto ai WakeUpCall, non solo per le sue doti tecniche ma anche e soprattutto per il suo evidente background metalcore che ha dato di sicuro una marcia in più ai ragazzi; infine Tommy, dal canto suo, ha dimostrato che tutti gli anni passati a cantare in giro per l’Europa hanno dato i loro frutti.
A tutto ciò aggiungiamoci un’immagine perfetta per i sogni bagnati di tutte le ragazzine ed il gioco è fatto.
Se proprio dovessi cercare il famoso pelo nell’uovo avrei preferito una minore prolissità ed un maggior lavoro sulla struttura dei brani al fine di renderli ancor più radiofonici. Ma io non faccio testo, a me piace Tiziano ferro…
Un consiglio: andate a vederli dal vivo!
Umberto Sartini
ExitWell Magazine n° 0 (gennaio/febbraio 2013)