“Quanto Pesa la Felicità” è molto più di un semplice EP; è un viaggio profondo nell’animo umano, un’indagine sulla vera natura della felicità e dei valori che davvero contano nella vita. Massimiliano Martelli, cantautore romano dalle profonde riflessioni, indaga tutto questo e lo fa dentro un pop dalle colorazioni classiche anche molto devote a soluzioni digitali che tanto rimandano ad un certo Battiato dell’era main stream. Con la produzione di Maurizio Mariani, Martelli raggiunge (o quanto meno onore al fatto d’averci provato), un centro nevralgico del pensiero: la felicità non più come espressione del bene materiale, piuttosto come sintesi di una immaterialità che dovremmo tornare a considerare prioritaria nella vita.
Dentro questi 5 inediti non si assapora chissà quale ricerca, per la verità i suoni sono assai lenti e poco marcati che quasi sembra definiscano come concreta un certo modo di sospendere e restare in bilico. Un suono assai “liquido” (se posso usare questo paragone), che forse proprio dentro la traccia conclusiva “Mezze verità e acqua tonica”, riesce a definire una direzione precisa ed è quella del pop digitale sin cerca di futurismi e nuove prospettive. Timidamente, ma diciamo che qui esce più di altri momento di questo breve ascolto. E dall’immagine di copertina non mi sarei atteso un uso così presente di elettronica, piuttosto un disco di folk dalle venature assai classiche. Un disco pulito, senza ostentazioni, credibile certamente… ma forse magro ancora di una personalità definita e riconoscibile. La prendiamo come una prova generale per allinearsi ad una via che sia davvero capace di mostrare l’unicità dell’uomo e non solo il suono di tanti…