Disponibile da venerdì 17 febbraio “morsodelcobra”, il nuovo singolo di nudda per talentoliquido, realtà multiforme e cross-inclusiva che cura a 360 gradi la musica “fluida” di giovani artisti emergenti.
Il nuovo singolo di nudda è un’intima confessione, uno sfogo terapeutico che invita chiunque si trovi nella stessa situazione a ritagliarsi un momento per riconoscere il problema, affrontarlo e prendersi cura di se stessi. In “morsodelcobra”, una profonda riflessione sugli effetti del veleno della solitudine, la base fatta di sintetizzatori, tra elettro-pop e synthwave, fa da sfondo alla delicata voce di nudda.
Tra ipnosi e novità, l’abbiamo intervistata.
Qual è la metafora che si porta dietro il titolo “morsodelcobra”? A cosa fa riferimento e perché temi come la solitudine e la depressione ti sono così cari? Ti capita mai di cimentarti in temi che non siano parte di te?
Il morso del cobra è uno tra i morsi più pericolosi, proprio per il veleno del cobra, le cui tossine possono interagire con il sistema nervoso centrale, provocando tutta una serie di sintomi che possono portare fino al coma. Questa immagine mi ha da subito colpito tantissimo e mi ha portato alla mente il concetto della depressione e e del sentirsi soli, due elementi che ho provato nella mia vita soprattutto in alcune fasi. Parlarne è stato quasi una “liberazione”. Solitamente scrivo di cose che mi riguardano, ma non nego che in qualche occasione è stato interessato indossare “nuovi abiti” o “emozioni” per parlare di temi non appartenenti a me.
Che cosa è in grado di mandarti in ipnosi? O in altre parole, quali sono le cose che ti catturano oltre alla musica e al fare musica?
Giocare ai videogiochi è una delle attività che mi manda più spesso in ipnosi.
Com’è nato questo brano? Da dove sei partita e quali figure hanno orbitato in questo pezzo? Ti fai influenzare da altri quando lavori a qualcosa di nuovo?
Questo brano è nato quasi per caso, in una session con la mia producer rebhe prod. Abbiamo trovato in una playlist synthwave una strumentale che abbiamo ricampionato per buttare giù un “morsodelcobra” è nata spontaneamente così.
Come racconteresti Siena e la sua scena?
Devo dire che la scena toscana non l’ho mai vissuta tantissimo, se non quella di qualche anno fa, soprattutto perché mi trovavo e trovo spesso a Roma quando si tratta di scrivere, ascoltare live, e produrre sono una sorta di “romana’” acquisita da questo punto di vista.
Com’è iniziato questo 2023 per te?
Ho già rovesciato il sale a terra, speriamo che prosegua meglio di come è musicalmente parlando però sono molto gasata.