DIECI sono gli anni della mia musica.
“DIECI” è il titolo del mio nuovo album.
DIECI è l’Italia che passa per Bruxelles.
DIECI è lo spazio per ripartire di nuovo.
– di Martina Rossato –
“Dieci” è il nuovo album di Giacomo Lariccia, suonato e registrato in giro per il mondo e lanciato in contemporanea al concerto del 21 gennaio, che ha visto l’artista condividere il palco dell’Espace Lumen di Bruxelles con Petra Magoni (Musica Nuda). Registrazioni, mix e master di buona parte del disco sono state realizzate da Marco Locurcio negli studi Lanewood di Bruxelles, ma “Dieci” è molto di più.
È l’insieme di luoghi, collaborazioni e influenze che hanno segnato questi dieci anni per Lariccia, e infatti non mancano brani registrati negli Stati Uniti, in Canada e in Italia, ovviamente. Il concerto tenuto in occasione della pubblicazione del disco è stato anche il momento scelto per dare il la a una serie di eventi e concerti che si terranno a Bruxelles tra gennaio ed aprile.
«Fermarsi. Accogliere. Celebrare»
Queste le parole d’ordine per Lariccia, che di influenze nel corso degli anni ne ha accolte davvero tante. Il disco infatti è vario e ogni brano ha la sua anima, senza mai essere incoerente rispetto agli altri: una caratteristica davvero apprezzabile, che rende ogni traccia godibile e piacevole.
La voce calda di Lariccia, il suo stile delicato e l’inserimento degli archi un po’ à la Cristicchi, ci accompagnano in un viaggio nel nostro Paese dal cuore dell’Europa. Tra le collaborazioni del disco, (e a proposito di archi) anche il violino di Francesco Fry Moneti (Modena City Ramblers), che dà un tocco di ulteriore dolcezza all’interpretazione di Lariccia ed Erica Boschiero di “Le Déserteur”, inno all’antimilitarismo scritto nel 1954 da Boris Vian.
Dieci anni sembran pochi, poi ti volti a guardarli e non ci sono più (semicit.): ma in questo lavoro discografico tutti e dieci gli anni sono preziosamente racchiusi e rimangono vivissimi. Le tematiche toccate sono tante: è un’occasione per radunare amici e artisti in un unico album, senza dimenticare un (dovuto) omaggio a Bruxelles.
“Dieci” è un disco variegato, che lascia addosso una “Tremenda voglia di vivere”.