A pochi giorni dal Festival, tra feticismi e relazioni aperte, ROSA CHEMICAL ci racconta “MADE IN ITALY”, il brano che lo porterà per la prima volta (o quasi) sul palco del Teatro Ariston.
– di Blowy –
È indubbiamente uno degli artisti più discussi negli ultimi anni, dalle offese rivolte a Marco Mengoni alla sua carriera su OnlyFans, ROSA CHEMICAL non perde certo l’occasione per far parlare di sé.
Oggi lo fa con “Made in Italy”, il brano scritto insieme a Paolo Antonacci, composto da Oscar Inglese e Davide Simonetta, prodotto da un’idea di Bdope e Simonetta.
“Amore, sesso, uguaglianza e libertà” sono i temi che l’artista scandisce più volte nel corso della conferenza stampa, e fin qui nulla di strano.
È quando Rosa inizia a parlare della sua relazione aperta, di feticismo dei piedi, di contenuti sessuali su piattaforme web e di famiglie moderne che il discorso si fa più interessante.
Sopratutto se ce lo immaginiamo seduto sulle poltrone di un programma Rai, costretto in uno dei suoi singolari vestiti attillati con tanto di smalto e trucco, a parlare di temi, che, è risaputo, risultano ancora piuttosto ostili alla kermesse italiana.
Una minaccia alla stabilità dei valori tradizionali su cui questa penisola dice fieramente di fondarsi. Rosa, stai giocando col fuoco.
Sarà senza dubbio un bel vedere.
La curiosità avanza e l’artista torinese coglie l’occasione per parlarci della copertina del brano. O meglio, della doppia copertina del brano.
Ebbene sì, insieme al suo team, Rosa ha creato due copertine per “Made in Italy”: la prima, più clean, destinata alle piattaforme social più comuni, raffigurante i piedi di una donna che schiacciano una pizza stesa su una tavola imbandita con tanto di tovaglia a scacchi (stile Made in Italy, per l’appunto).
La seconda invece, che per la prima volta in Italia verrà pubblicata sulla piattaforma famosa per i contenuti sessuali OnlyFans, raffigura la stessa donna che, stavolta, schiaccia i cibi con l’ausilio di tutta la mercanzia a sua disposizione, “come mamma l’ha fatta” qualcuno direbbe.
La donna in questione, ci racconta l’artista, è una delle creator digitali più famose in Italia che da molto tempo si batte per eliminare la censura sessuale (come la vista dei capezzoli) sulle piattaforme social. So cosa state pensando, ma il gesto di “schiacciare” i cibi tipici della cultura italiana è un invito dell’artista a mettere in discussione i valori tradizionali per poter fare spazio a visioni diverse dal solito.
Al commento sfacciato che lo metteva in paragone con il già noto Achille Lauro, Rosa Chemical ha risposto cosi: “Non amo molto i paragoni, in ogni caso so bene che non sono il primo a portare sul palco dell’Ariston queste tematiche, ma non mi interessa. Voglio farlo a modo mio”.
Il nome del brand che vestirà il cantante durante l’esibizione non è ancora noto, ma una cosa ci è stata svelata: “Non farò la performance che tutti vi aspettate da me, questo è certo”.
Allora che dire, a tutti coloro che portano ancora alta la bandiera dei temi moderni (ognuno a modo suo) non possiamo che augurargli un grande in bocca al lupo.