– di Michela Moramarco –
Se c’è un motivo per cui ci si può sentire fortunati di essere nati in Puglia è che d’estate la splendida regione ospita eventi musicali assolutamente imperdibili. Uno di questi è il Locus Festival, caratterizzato da una line up d’eccezione e che si svolge in luoghi altrettanto peculiari. Ieri, 16 agosto, ho avuto la possibilità di ascoltare nella Masseria Ferragnano a Locorotondo il secondo live nell’arco di tre giorni di un duo musicale che sa come stupire: sto parlando dei Nu Genea, che dopo il sold out del 14 agosto, hanno presentato una seconda data, attesa e desiderata da molte persone, che si sono riversate in una location adeguatamente adibita ad accoglierle. Dirò la verità: le aspettative sono state elevate sin da prima dell’inizio, visto l’accorrere generale e questo può essere un fattore di rischio, immediatamente smentito quando il complesso ha iniziato a performare i brani del loro album “Bar Mediterraneo”.
Nu Genea: un mix di stili e idee dal mondo
I Nu Genea hanno spiegato la loro narrazione musicale attraverso brani caratterizzati da una sapiente mescolanza di stili e influenze, di ritmi e colori. Ho percepito immediatamente la necessità di dover raccontare quello a cui stavo assistendo: onestamente non ho badato all’ordine dei brani, perché tutto è fluito così in modo naturale che non mi sono accorta dello scorrere del tempo e devo dire che, come effetto, è stato molto positivo: le mie aspettative sono state se non superate, rispettate. I musicisti che si sono esibiti sul palco del Locus Festival ieri sera erano animati da precisione e professionalità, ma sono stati assolutamente capaci di trasmettere quelle tanto ricercate “good vibes” con una musica solare e liberatoria. Inoltre, direi che se c’è un livello su cui le mie aspettative sono state superate e proprio sulla qualità dell’attitudine: i musicisti sono riusciti a far sembrare semplice qualcosa che proprio semplice non è, come l’improvvisazione musicale in cui ogni nota potrebbe sembrare casuale ma è altresì frutto di un attentissimo studio. Ebbene, bando a ogni scetticismo, i Nu Genea portano in scena una musica degna del loro nome, ovvero volta ad una nuova nascita della coscienza, e quindi va bene così.