– di Martina Rossato e Giacomo Daneluzzo
foto di Andrea Forgione –
Ieri sera l’Area Feste di Cassano Magnago ha ospitato l’ultima serata del Woodoo Fest, chiudendo l’evento in bellezza con il live dei Post Nebbia (che abbiamo intervistato qui) sul Wood Stage, seguito dall’esibizione dei due twitcher Panetti e Naska, che hanno poi lasciato il posto agli headliner, Tutti Fenomeni e The Zen Circus.
L’atmosfera al Woodoo è come sempre accogliente, anche grazie agli stand, tutti all’insegna dello slogan di questa edizione: «Vieni Come Vuoi».
Quando i Post Nebbia cominciano a suonare, una piccola folla si accalca sotto al palco. Le loro canzoni piacciono al pubblico, che comincia a muoversi a tempo di musica, nonostante il loro genere – quello che caratterizza il loro mondo psichedelico, a cavallo tra new wave e suoni elettronici – non sia tra i più ballabili. Il gruppo suona vecchi brani e presenta quelli del nuovo disco, “Entropia Padrepio”, mentre il pubblico è elettrizzato e li ascolta incantato.
L’esibizione dei Post Nebbia finisce, qualcuno fa un giro tra le bancarelle, altri si fermano a prendere qualcosa da sgranocchiare, mentre ci si sposta verso il Bigfoot Stage per aspettare l’arrivo degli attesissimi Panetti e Naska. Il duo arriva sul palco con un’energia inarrestabile anche se, con mia sorpresa, non si esibiscono insieme. Panetti non ha peli sulla lingua e si diverte sul palco, Naska si scatena e fa impazzire i fan.
Sebbene non dimostrino di essere i migliori dei performer, il pubblico risponde bene alla loro presenza scenica, intonando i testi delle canzoni. I due nascono come twitcher e si trovano ora sul palco a cantare le loro canzoni, il che fa molto riflettere sul futuro della musica e su chi saranno destinati ad essere i nuovi volti della scena. Per concludere l’esibizione, sale sul palco anche il Masseo, noto youtuber veneto.
Il momento veramente divertente della serata però comincia quando sale sul palco Giorgio Quarzo Guarascio, meglio conosciuto come Tutti Fenomeni (che abbiamo già sentito live). Apre lo show con “Privilegio Raro”, tratto dal suo ultimo disco. Si diverte a far divertire, gli piace sorprendere il pubblico. Cambia più volte parti di testo, la sua musica è irriverente ed è davvero difficile stargli dietro, come difficilissimo è stare fermi durante l’esibizione. Forse Giorgio non è il cantante migliore della scena, ma tra tutti i live a cui ho assistito è certamente uno dei più divertenti e comunicativi.
Gli spettatori non potrebbero essere più in hype, in attesa del gran finale, lasciato nelle mani degli The Zen Circus. Gli Zen ci hanno abituati da sempre a grandi live e grande musica. Infatti, non deludono affatto. Lo show è coinvolgente, tutti cantano a squarciagola le loro canzoni, dalle più vecchie a quelle del nuovo disco, “Cari Fottutissimi Amici“. Forse il live tira un po’ troppo per le lunghe, soprattutto quando arriva il momento del singolo “Caro Fottutissimo Amico”, scritto con Motta. Come sappiamo, il brano è tutt’altro che corto e si conclude con un lunghissimo strumentale, che anche live sembrerebbe annoiare un po’ il pubblico. In realtà, forse è il ponte perfetto per avviarsi alla conclusione: qualche minuto di tranquillità prima dell’esplosione finale, con “L’anima non conta” e “Viva”.