Torniamo a parlare di Mezzalibbra, di Davide Corneli, abruzzese che fa uscire un nuovo singolo dal titolo “Fermo Immagine”, il quarto della sua neonata carriera che ha fatto parlare di se grazie a questa voce che richiama forti sapori di blues e di un pop che forse dovrebbe permettersi un coraggio maggiore nel farsi più americano che italiano. Una lirica d’amore alla vita, a se stessi… sottilmente, mi piace leggerci, anche a quel modo che la società ci insegna di metabolizzare i cambiamenti di questo tempo liquido. Ma da Mezzalibbra ci aspettiamo un tempo analogico, lento, a passo d’uomo…
Prima di tutto manca il video ufficiale e da te che hai sempre lavorato bene in questa direzione ci chiediamo… perché?
Il video ufficiale è in arrivo. Ho semplicemente deciso di pubblicare il singolo senza aspettare il videoclip per poter prolungare la promozione e farlo girare per più tempo. E‘ un singolo a cui tengo molto e per questo ho deciso di spalmare la sua promozione in maniera graduale per un periodo più lungo, anche in vista dell’uscita dell’EP.
Un quarto singolo… il tuo Ep d’esordio è pronto per venire alla luce?
Si, e “Fermo Immagine” farà da apripista. Il lavoro è quasi pronto e siamo tutti molto soddisfatti di come sta uscendo. Sono davvero felice che finalmente queste canzoni vedano la luce, anche perché è un qualcosa che è stato rimandato per troppo tempo per vari motivi. L’anno scorso in particolare è stato un anno difficile per me. Ho avuto varie situazioni particolari, tra cui infortuni, perdite importanti, cambi di abitudini… E vedere che, nonostante quello che è successo, tutto ciò che per cui ho lavorato sta per uscire mi riempie di orgoglio. Pertanto, questo EP ha acquisito un valore doppiamente importante per me. È la testimonianza della mia rinascita ed inoltre è un lavoro molto intimo che parla di alcuni aspetti importanti della mia vita. Spero di farvelo sentire presto.
Ci concedi la sensazione che questo brano è forse il più “pop” e lineare di tutti?
Si, assolutamente. Ho fatto in modo che il primo singolo dell’EP fosse più diretto e con delle sonorità meno blues. Ho voluto scrutare nuovi orizzonti anche per non rischiare di incappare in qualcosa di già fatto, infatti le canzoni che saranno presenti nel prossimo lavoro sono tutte molto diverse tra di loro. Toccherò più stili anche per valutare poi il feedback e capire meglio da quale stile cominciare a lavorare per il prodotto successivo.
Ancora la produzione di Cristiano Romanelli. Non hai mai pensato di cambiare rotta e cercare anche altro da dare alla tua musica?
Cristiano, oltre ad essere un grande musicista, è un caro amico che conosce le varie situazioni che ho vissuto e che mi hanno portato a scrivere questa e le altre canzoni. Mi è sempre stato vicino e ha preso a cuore il mio progetto, infatti insieme siamo sempre riusciti a creare pezzi che dessero soddisfazione ad entrambi. Penso che non basti solo la sensibilità artistica per poter scrivere o arrangiare un brano, serve anche una certa familiarità con il messaggio che si vuole trasmettere ed è per questo che finora abbia reputato giusto lavorare con lui: per non dare ai brani un’impronta diversa da quella di partenza che altrimenti, se lavorata con un estraneo, potrebbe perdere. Questa prima parte del mio progetto artistico l’ho cominciata e la finirò insieme a lui, poi chissà.