È un martedì normalissimo a Milano, forse sta per piovere, e se capitate in centro potreste sentire della musica in lontananza. È martedì 26 aprile, e finalmente torna APE in Piazza Affari, un concentrato di persone chiassose, la musica da festa che ci mancava e che ci entra nelle vene, birra, cibo e quelle atmosfere estive che avevamo rimosso, e che quasi non ci sembra neanche che domani si torna al lavoro, e settimana prossima ancora.
Dopo oltre 100 eventi in tutta Milano e 10 anni di attività, una nuova stagione di APE che si svilupperà tra Piazza degli Affari e Parco Sempione (oltre a nuovi format TBA) a Milano fino all’autunno. Il concept di questa stagione di APE è “A NEW CLASSIC”, che celebra il decimo anniversario dalla fondazione, creando un ponte tra l’attività che l’associazione ha svolto in passato e quello che ha in programma per il futuro. Una sfida a trovare nuove soluzioni, adattandosi al cambiamento e dialogando con esso.
Nel corso degli anni APE si è consolidata come una delle principali realtà milanesi, creando eventi all’aperto con l’obiettivo di valorizzare l’aggregazione sociale. In questa nuova stagione ritroveremo come sempre l’accesso gratuito, street food e drinks per l’aperitivo, concerti, djset e tanto divertimento. APE promuove da sempre tutte le forme di espressione artistica, coinvolgendo artisti indipendenti e realtà affermate nella creazione di contenuti originali. Ma APE è anche musica e intrattenimento, un luogo di incontro tra novità musicali locali e internazionali, un palco su cui esibirsi per i nuovi talenti, ma soprattutto uno spazio da vivere e condividere insieme.
Ne abbiamo parlato direttamente con gli organizzatori.
APE ha continuato a vivere nel periodo più acuto di reclusione?
Siamo rimast* in contatto e abbiamo cercato di portare avanti idee e proposte che potessero convivere con la situazione. È stato quasi sempre impossibile, ma ci ha aiutato a tenere vivo l’entusiasmo almeno tra di noi. È stato chiaro fin da subito che APE non sarebbe ripreso se non a pandemia finita: è un evento che, nel bene e nel male, può esistere solo con la condivisione, la partecipazione e l’assembramento. Abbiamo organizzato djset e situazioni più contingentate per permette a ogni artista di esibirsi e all’associazione di riunirsi, ma per scelta abbiamo deciso di attendere la ripresa dei grandi eventi prima di tornare in grande stile.
Come riassumereste questi dieci anni di attività? Cos’è cambiato nel tempo?
Riassumerli non è facile, ma potremmo dire che sono cambiate tante cose quante sono rimaste invariate. È cambiato l’effort per la produzione dell’evento, i budget, la consapevolezza e la cura dietro a tanti aspetti della manifestazione, la ricerca. Abbiamo coinvolto sempre più partner, ampliato l’offerta di food, drink e artisti, ma abbiamo sempre affrontato tutto con l’approccio del primo giorno: mettendoci tutta l’energia di cui disponiamo, facendo il possibile per essere autosufficienti e cercando di trasmettere con e nell’evento il nostro spirito e il nostro carattere. APE è il nostro progetto ed è normale cresca insieme a noi, ma senza mai perdere la sua identità.
Perché “A NEW CLASSIC”?
APE è diventato da subito un “classico” della primavera/estate milanese, si è inserito come appuntamento fisso nell’agenda della città e ha raggiunto un pubblico anche molto distante da noi, in modo spontaneo. Tante cose sono cambiate, tante sono in evoluzione, ma crediamo che anche la nuova idea di APE abbia tutti gli elementi per diventare un nuovo classico fin da subito. “A NEW CLASSIC” è il nostro modo per dire che all’evento troverete tutto quello che vi ha fatto innamorare di APE anni fa, e tutto quello che vorreste da un evento nuovo e rinnovato, una ventata di freschezza che diventa subito casa.
Avete mai pensato di allargarvi ad altri città?
Lo abbiamo considerato, andandoci anche molto vicino, per il momento però preferiamo concentraci su Milano. APE non è solo un format, ma una community, un approccio alla città in generale e – ci piace pensare – una peculiarità tipica della città che ci ospita. APE non sarebbe la stessa cosa senza il team di persone che lo sostengono e ci gravitano attorno, senza i suoi luoghi di riferimento e la rete di connessioni che ha saputo creare e coltivare nel tipo, a Milano. Ci piacerebbe poter esportare questo concept (che poi non è nulla di particolarmente originale), ma per il momento sentiamo che abbiamo ancora molto da fare a Milano e molti semi da far sbocciare qui, prima di lanciarci in nuove avventure.
Potete farci qualche spoiler sulla prossima stagione?
Nessuno spoiler! Attendiamo da due anni questo momento e vogliamo che ogni evento sia una sorpresa. Possiamo dirvi che giugno sarà un mese di fuoco (speriamo non solo per il riscaldamento globale), quindi tenetevi pront*.
Verranno coinvolti artisti o band nei prossimi eventi a Milano?
Certo, come sempre! Il format musical ad APE prevede solitamente due performance. Storicamente si trattava di un live e un DJ set, mentre recentemente ci siamo aperti ad una programmazione più mista, con ancora incursioni live ma anche tant* DJ per vere e proprie maratone sotto cassa.