– di Michela Moramarco –
Galeffi è quel cantautore romano che se pubblica canzoni al momento giusto, per un butterfly effect inspiegabile, il mondo inizia ad assumere colori pastello. Ma armocromie universali a parte, Galeffi ha da poco pubblicato dei nuovi singoli, coerenti con immaginario it-pop romano che gli aleggia intorno. Si tratta di “Appassire” e “Divano Nostalgia”, due brani diversi per attitudine.
Galeffi crea mood diversi ma coerenti:
Infatti, il primo si pone come una sorta di mood esistenziale legato a qualche posto specifico dentro l’anima di chi l’ascolta; mentre il secondo si pone come un brano più fisico, più mosso e smovente. Ad accomunare i brani che segnano il ritorno di Galeffi c’è un insaziabile voglia di tornare a vivere come si deve, con tanto di intenzione a rompere la quotidianità. Il contesto pandemico ha messo alla prova ciascuno di noi, ma Galeffi affronta la questione con dei brani che non risultano appiccicosi, anzi: le due tracce si fanno ascoltare perché parlano di alcuni temi senza nominarli esplicitamente. E così un brano come “Appassire”, che è una ballata nostalgica, può essere considerato un inno a coltivare qualcosa a cui si tiene per davvero. Invece “Divano Nostalgia” ha un mood in pieno stile tango che lascia pensare alla volontà di ballare dopo un periodo di reclusione forzata e di limitazioni sociali.
Galeffi riesce a trasmettere dei messaggi efficaci senza essere stucchevole, sposando delle sonorità sempre raffinate ma mai esageratamente artefatte. La sua cifra stilistica è riconoscibile nonostante i voli pindarici-attitudinali dei suoi brani, che oscillano tra ballate pop e ballate tangheggianti come se fosse un cambio temporale a cui siamo tutti abituati. Infine, la nostalgia di fondo che si respira in queste due tracce è fondamentalmente una delle caratteristiche che danno quella nota di coerenza generale allo stile del cantautore romano.