– di Assunta Urbano –
Abbiamo tutti quella fretta di “diventare grandi”, prendere la patente, avere l’età giusta per ordinare una birra al pub e vivere da soli. Essere adulti, però, è un altro paio di maniche.
Giovedì 24 marzo, esce per Brutture Moderne “Canzoni per adulti”, il terzo album in studio di Cappadonia, nome d’arte di Ugo Cappadonia.
Il musicista siciliano, bolognese d’adozione, ha collaborato nel corso della sua carriera con progetti come Il Pan del Diavolo, Gli Avvoltoi e i Sick Tamburo. Si è fatto conoscere e apprezzare dal pubblico come chitarrista, autore e leader della band Stella Maris, di cui ha fatto parte dal 2017 al 2019 insieme a Umberto Maria Giardini.
Arrivati al terzo lavoro da solista, dopo “Orecchie da elefante” del 2016 e “Corpo minore” del 2019, c’è tanta curiosità di scoprire cosa ha in serbo il cantautore.
CANZONI PER ADULTI
“Canzoni per adulti” è costituito da dieci tracce, che insieme rappresentano un percorso di crescita per Cappadonia. Si tratta a tutti gli effetti di un “canzoniere”, una raccolta di brani, alla pari di un insieme di componimenti poetici. I pezzi sono stati realizzati e registrati negli ultimi due anni e, per quanto sembrino sconnessi tra loro, c’è un tema ricorrente: l’età adulta.
“Niente è più lo stesso”, l’inevitabile accettazione di “Sentirete il rumore”, che dà il via al disco con l’energia di chitarre che richiamano la scena britpop. Cori da stadio e inno generazionale di “Il nostro pesce rosso” ci permettono di comprendere chi siano i protagonisti del brano e dell’intero lavoro: i trentenni che non cresceranno mai, se non sulla carta.
Si ritrovano come la “Tigre stanca”. Improvvisamente sulla soglia dei quarant’anni, costretti a prendere decisioni importanti, anche se il loro lato fanciullesco non li abbandonerà mai.
Fraternità, il concetto di essere tutti riuniti sotto la stessa sorte e anche una giusta dose di buonumore lasciano spazio a toni più seri e scuri, in cui i tasti del pianoforte rimpiazzano i riff potenti di chitarra. Quest’ultimo aspetto è la costante sonora dell’intero disco, tra ballad più riflessive e inni corali.
Come nel caso de “Il ruolo” e “Lo sappiamo solo noi”, in cui nell’universo del protagonista della storia entrano mostri, malattie e lo spaventoso fantasma della solitudine.
Il brano decisamente più incisivo, anche per la sua impostazione “sociale”, è “La guerra è iniziata”. Il pezzo è una sferzante invettiva e accusa verso i colleghi che stanno evitando di raccontare, con il proprio lavoro, il periodo attuale. Purtroppo, però, il conflitto di cui sta parlando – che non ha nulla a che vedere con il momento storico mondiale – non sembra finire, ma essere solo al suo inizio.
Quasi alla fine del percorso di “Canzoni per adulti” arriva “Sulle tue spalle”, in cui l’uomo si confronta con la sua versione da bambino. Lo mette al sicuro, lo ringrazia per il peso che ha dovuto portare nel corso del tempo e lo saluta con un sorriso, un po’ malinconico. È arrivato il momento della resa dei conti.
A TU PER TU TRA DUE CAPPADONIA
IL BAMBINO E L’ADULTO
“Canzoni per adulti” è un album in cui l’adulto del 2022 analizza e affronta i problemi della sua età ed era storica, confrontandosi costantemente con il suo io del passato. Nonostante le difficoltà dell’epoca, Cappadonia non accetta in alcun modo di arrendersi. Come sottolinea in “La guerra è iniziata”, l’unico modo per vivere il presente e guardare dallo spioncino il futuro è affrontarlo, parlandone. È anche una ricerca ottimistica del bello in un mondo cupo e grigio.
Alcuni pezzi del disco si concentrano sul tema della solitudine, sicuramente centrale dopo due anni di pandemia in cui abbiamo riscoperto molte debolezze.
Il musicista canta nel brano “Il nostro pesce rosso”, riferendosi ai coetanei e ai compagni di percorso: “amico sai meglio di me, non sappiamo stare fermi”.
In “Canzoni per adulti”, Cappadonia lancia un messaggio di speranza. Cerca di convincere i suoi “fratelli” a prendere la vita nelle proprie mani e a viverla al massimo. Senza arrendersi, senza fare compromessi.
Più volte, l’artista ha raccontato che il suo modo di pensare, scrivere e agire non è coraggioso, ma doveroso nei confronti degli ascoltatori e di se stesso. Se si ha la possibilità di comunicare, di esprimere un concetto, in musica e attraverso l’arte in generale, non bisogna sprecare l’occasione.
Le dieci “Canzoni per adulti” di Cappadonia sono un lavoro pulito, con sprazzi più sporchi e ruvidi, dove necessario. È un percorso interiore, che conferma l’urgenza di esprimersi del cantautore. Ed è proprio questa esigenza che nessun artista dovrebbe perdere mai.
CAPPADONIA TOUR
5 Aprile Arci Bellezza Milano
11 Aprile Le Mura Roma