“24 ore” è il debut single di UNO per Epic Records Italy / Sony Music Italy, disponibile in digital, streaming e radio dal 3 dicembre. Prodotto da Alessandro Landini e Walter Babbini, il brano parla di una relazione dove entrambi i partner non riescono a lasciar andare un rapporto che non funziona più, nonostante sappiano porti solo a delle conseguenze negative. Tutti i discorsi non fatti, gli effetti del silenzio e delle parole mai dette: sono tante le parole che non diciamo ogni giorno, che la paura o l’orgoglio bloccano sulla punta della lingua. Paura del giudizio, paura di non saper gestire le conseguenze, paura di ferire.
«Ho scritto questo brano partendo dall’idea melodica del ritornello che continuava a ripetersi nella mia testa»
Il brano viene cullato da una scrittura intima e personale che cerca di appoggiarsi ad una chiave empatica, valorizzata dalla voce di velluto dell’artista italo-egiziano. Il sound mescola influenze pop e indie rock, fino ad arrivare all’urban pop e alle sonorità elettroniche d’oltreoceano.
Ecco cosa ci ha raccontato!
Perché “UNO”?
“UNO” è nato per caso! Io e Domenico, il mio manager, ci stavamo dannando per trovare il mio nome d’arte, esco per fare una passeggiata e quasi come segno del destino trovo un cartellone con scritto uno: mi è subito sembrato perfetto.
Cosa volevi comunicare con il tuo singolo di debutto “24 ore”?
Volevo far raccontare un po’ di me attraverso la mia scrittura e raccontare di una mia esperienza attraverso il brano.
Quindi si tratta di un brano autobiografico?
Sì sì, lo è assolutamente. Infatti, racconta di alcune esperienze che ho vissuto e relazioni nelle quali mi sono trovato. Cerco sempre di descrivere immagini con cui l’ascoltatore può empatizzare.
In un periodo dove tutti rincorrono l’algoritmo di Spotify pubblicando singoli su singoli alla ricerca del successo, quale sarà il tuo modus operandi?
Il mio modus operandi rimarrà quello che è sempre stato: continuo a fare la musica in cui credo e in cui mi ritrovo. Se fossi una persona esterna, i miei pezzi mi piacerebbero, li ascolterei volentieri. Questo mi rende soddisfatto a prescindere. Naturalmente se la mia musica viene ascoltata e recepita da molte persone per me è un segnale positivo. Sarebbe una soddisfazione enorme arrivare a tanti ascolti, proprio perché vorrebbe dire che piace sul serio!
Come nasce la tua collaborazione con Alessandro Landini e Walter Babbini?
Con Alessandro è avvenuta in modo molto naturale. In realtà, collaboriamo già da un po’ di tempo. Con Walter invece è stata la prima volta che abbiamo lavorato insieme. Mi sono trovato benissimo con lui, con la sua persona. Poi è una figura super professionale e disponibile.
E adesso?
Adesso sto lavorando al mio secondo pezzo e ho molti altri progetti in serbo. Ascolterete molto nel 2022!