Deposito Zero Studios e Le Siepi Dischi presentano “seicomelamiaex”, nuovo singolo nato dall’incontro di due artisti tra i più promettenti della nuova scena indipendente italiana: EDODACAPO e Paul Giorgi. Il brano, carico di freschezza e ironia, è prodotto da Francesco Ponz per Deposito Zero Studios e distribuito da The Orchard.
Li abbiamo intervistati.
Come sono le vostre ex?
EDODACAPO | Devo dire che ho sempre attratto persone che alla fine confermassero i miei dubbi e sospetti iniziali. Sarà che forse lo faccio di proposito, ma inconsciamente a volere gente che mi tradirà per confermare le mie tesi? Non ne ho idea. Per sintetizzare, direi che le mie ex sono strane e più insicure di me.
Paul Giorgi | Quelle di Edoardo tutte alte belle bionde more brune e a tratti castane. Personalmente posso dirti che non lo so, abbastanza diverse tra di loro quindi non saprei. Sicuramente se sono “ex” qualcosa non è andato per il verso giusto. A questo punto mi chiedo se il problema sono io, chissà.
Come nasce la vostra collaborazione? E in che modo vi siete influenzati?
EDODACAPO |La collaborazione è nata in maniera tanto spontanea. Ci siamo avvicinati sui social perché a me piaceva la sua musica e viceversa. Da lì una escalation di eventi che ci ha portati al feat. Musicalmente non so di preciso come ci siamo influenzati, in studio è stato tutto così naturale, folle e veloce. In una parola: spontaneo.
Paul Giorgi |La nostra collaborazione nasce perché avevo ascoltato un pezzo di Edo in Scuola Indie, mi piacque molto. Ci siamo subito scambiati dei commenti e dopo qualche tempo abbiamo avuto questa idea, un po’ mia un po’ sua. Il brano è principalmente suo, io mi sono aggiunto e ho messo qualcosina. Su alcune parti ho registrato le chitarre e un omnichord che ho sviluppato per telefono.
Avete delle influenze musicali che condividete? Quali?
EDODACAPO | Certo. Più che sulla musica italiana, direi su quella internazionale. Anche perché di italiano ascolto poco e niente.
Paul Giorgi |Siamo grandi fan dei Burzum e di Gigi d’Alessio. Queste due nostre passioni ci hanno sicuramente aiutato (scherzo).
Entrambi venite da due zone di provincia (lontane cioè dai centri musicali di Milano e Roma), cosa potete raccontarci delle rispettive scene locali?
EDODACAPO | Localmente si fa fatica ad affermarsi se si è in una realtà di provincia, ma credo che la difficoltà più grande sia quella di risultare credibili agli occhi di Milano e Roma. Ma non è il mio obiettivo, onestamente, quello di catturare l’attenzione di queste due città. Il mio obiettivo è fare musica e la musica non ha confine né territorio, specie oggi, dove grazie alle tecnologia la diffusione è veloce e globale. Sicuramente la scena musicale forlivese non è troppo attiva rispetto anche a quella di Bologna, per esempio. Ma il Deposito Zero Studios… ce l’abbiamo solo noi!
Paul Giorgi | Nella mia zona purtroppo non c’è un gran fermento. Per svariati motivi. Ci sono molte cover band e i locali non hanno molta voglia di fare gli inediti. Sicuramente la pandemia non ha aiutato.
Replicherete?
EDODACAPO | Onestamente spero di sì! Mi sono trovato davvero bene. In realtà mi piacerebbe più jammare con Paul in un live completamente improvvisato. Sarebbe folle ed estremamente bello.
Paul Giorgi | Non saprei. Vediamo!