– di Michela Moramarco –
Maddi è una cantautrice milanese classe 1999. L’avevamo ascoltata con il brano “Farfalla”, nonché il suo singolo d’esordio. L’artista torna oggi con un nuovo brano, dal titolo molto eloquente, ovvero “Bombe nascoste”. Si tratta di un brano dolce ma potente, che riesce a evocare atmosfere sognanti e di un passato lontano. “Bombe nascoste” è anche un segno lampante della poetica dell’artista milanese, ovvero un immaginario onirico ma ben definito nei suoni. Un immaginario evocato da due oggetti a lei molto cari, la bicicletta e il pianoforte. Ne abbiamo parlato con Maddi.
Il tuo nuovo singolo si intitola “Bombe nascoste”. Da dove deriva l’esigenza di scrivere, di comporre un brano dal titolo di così forte impatto?
Ho scritto questo brano a maggio del 2020, dopo che ho fatto un giro in bici, di sera e mi sono sentita molto libera e decisamente ispirata. Ho scritto “Bombe nascoste” lasciando fluire un po’ di cose che sentivo, senza pensarci troppo. Nella canzone dico: «Un dolore che urla forte e nessuno lo sente»; io stessa non riuscivo a sentire quel dolore e questa canzone è stata un modo per esprimere qualcosa che inizailmente non riuscivo a vedere bene dentro di me, per prima.
È stato difficile scrivere questo testo o è stato spontaneo? In generale come è andato il processo di scrittura?
Non è stato molto difficile, ho scritto di getto sia la prima strofa che il ritornello, a livello di testo. poi l’ho messo in musica. Il resto è stato scritto dopo. Ma in generale direi che è stato un processo di scrittura abbastanza spontaneo.
A livello più generale, quali sono i tuoi ascolti che tendenzialmente ti ispirano di più nel momento in cui stai per creare musica tua?
Ascolto molta musica e c’è molto indie italiano nei miei ascolti. Sto in fissa con il nuovo album di MOBRICI. Ma c’è anche Brunori Sas, per dirne uno, e in generale il cantautorato italiano. Poi mi piace molto anche l’indie folk internazionale, come i The Lumineers, Of Monsters and Men e via dicendo. Non escluderei il rock anni ’90.
Parlando di progetti per il futuro, hai scritto altri singoli o ne hai addirittura qualcuno già pronto?
Sì, ho scritto altri singoli, alcuni anche in lingua inglese, ma non so di preciso quando saranno pubblicati e se saranno pubblicati in forma di singolo o di album. Ecco, vorrei pubblicare un album prima o poi. Sicuramente vorrei iniziare a suonare in qualche locale qui a Milano e a questo proposito sto preparando un repertorio anche di cover.
E quindi hai mai pensato a che pubblico ti rivolgi con il tuo progetto “Maddi” e in quale panorama musicale ti vorresti inserire?
Sicuramente vorrei rivolgermi a più persone possibili, mi rivolgo soprattutto a un pubblico italiano. Anche se guardando la provenienza degli ascoltatori del mio primo brano ci sono varie parti del mondo, vorrei inserirmi nel panorama indie italiano.
Per concludere, collegandoci al tema del pubblico a cui rivolgersi e al panorama a cui ambire, quanto è importante secondo te comunicare coi social network?
Credo che i social siano ormai fondamentali, ad oggi. Anche per far girare il più possibile la propria musica. Sono molto importanti anche le playlist. Comunicare bene sui social è un aspetto ormai imprescindibile.