– di Assunta Urbano-
Tra le straordinarie città di Roma e Londra, viaggia l’anima di Alice Robber, nome d’arte di Alice Pistoia. La giovane cantautrice ha dato il via al suo progetto musicale nel 2019, mescolando sapientemente la tradizione cantautoriale italiana con le sonorità indie pop più attuali.
Abbiamo visto l’artista esibirsi in luoghi come l’inglese The Half Moon e condividere i palchi italiani con Fulminacci, Giovanni Truppi e Le Cose Importanti.
Dopo un anno di assenza dalle scene, Alice Robber torna venerdì 12 novembre con il singolo “Addiction”, il quale preannuncia l’uscita di un EP, per Radar Label & Management.
Nell’attesa di poter assaporare il lavoro nella sua completezza, godiamoci uno dei capitoli di questo libro.
ALICE ROBBER, “ADDICTION”
Il termine “Addiction” si può tradurre in italiano come “dipendenza patologica” e deriva a sua volta dal latino “addictus”. Questo vocabolo viene usato di frequente per fare riferimento a ciò che è inerente a droghe o abusi di sostanze, ma il suo significato è ben più ampio.
Ci sono molte altre dipendenze, come quella affettiva oppure la necessità di sentirsi integrati nella propria società. Ed è proprio di queste ultime due circostanze che parla “Addiction” di Alice Robber.
Il brano è un racconto sincero di un individuo che tenta costantemente di superare le proprie paure e insicurezze per farsi accettare da chi lo circonda.
La cantautrice, tramite le proprie esperienze di vita personale, prende il coraggio di inseguire la sua strada, i suoi sogni e le sue prospettive. Il pezzo, primo di un nuovo percorso, le permette di ripercorrere le sue emozioni, fino a liberarsi della loro negatività.
QUANDO L’IO DIVENTA NOI
Il vissuto e la ricerca di se stessi diventa non solo superamento di una condizione, ma soprattutto condivisione e supporto. L’io protagonista, la voce singola, prende la forma di un coro di rabbia.
Nonostante si tratti di un brano profondo, il sound dance, non privo di delicatezza, permette all’ascoltatore di assimilare il messaggio con più leggerezza.
Si percepisce che scrivere per l’artista è una vera terapia, mentre i suoni nascono con l’intento di far uscire fuori dal foglio le parole.
“Addiction” è un pezzo contemporaneo, ben strutturato e che preannuncia l’inizio di una nuova interessante pagina da riempire.
Si conclude con un “Fuck off” e la certezza che Alice Robber ha conquistato il suo posto nel mondo.