In un mondo in cui la musica corre sempre più veloce, ci sono ancora singoli capaci di farci fermare un momento, farci prendere una pausa dalla frenesia della quotidianità. Nuove canzoni escono in continuazione, noi ascoltatori non abbiamo quasi più la possibilità (né, ahimè, la capacità) di assaporare i nuovi album che escono, tanti ce ne sono. Eppure, una volta messi i Bankrobber nelle cuffiette, il tempo sembra volersi fermare. Con il loro stile new wave, quel modo di fare rock alternativo e l’attitude post-punk, The Bankrobber sono ancora capaci di farci chiudere gli occhi per un attimo e portarci da un’altra parte. Il loro talento è quello di convincerci di essere tornati indietro di qualche anno, facendoci respirare l’aria British degli anni dei Clash e degli Smiths.
Che il gruppo, nato a Riva del Garda nel 2008 dall’incontro tra i fratelli Giacomo e Maddalena Oberti con Andrea Villani e Neri Bardelli, voglia farci vivere quelle atmosfere da post-punk è chiaro fin dal nome della band: “Bankrobber” è infatti anche il titolo di una canzone dei Clash. Non bisogna però immaginare che le loro canzoni si limitino a questo: nei loro brani sono spesso inseriti elementi che rendono la loro musica molto attuale, per quanto pienamente in linea con l’idea un po’ punk che ci facciamo quando ne leggiamo il nome.
Sono passati più di dieci anni da quando i Bankrobber hanno suonato per la prima volta insieme, ma sono un gruppo ancora fresco, che ha ancora tanto da raccontare. Di recente sono usciti due nuovi singoli, con i quali il gruppo anticipa l’album che verrà pubblicato nella primavera del 2022: “Blood”, canzone uscita nel dicembre del 2020 e la più acustica ballata “Carry Me On”, che è anche l’ultimo brano ad essere stato pubblicato in ordine cronologico; i due singoli saranno disponibili in edizione limitata su vinile marmorizzato 7 pollici da fine novembre.
Come tutti, anche i Bankrobber hanno risentito del lockdown. Ma mentre molti artisti hanno reagito alla chiusura forzata smettendo di scrivere e chiudendosi in un’antipatica apatia, i Bankrobber no. Il nuovo album è stato infatti registrato proprio durante il periodo di chiusura, nell’atmosfera rilassata che si può respirare solo tra l’home studio in cantina e il salotto di casa. Il lavoro è stato coprodotto con Half Camel (Edoardo Omezzoli) e successivamente mixato e masterizzato presso il Natural Head Quarter di Ferrara da Michele Guberti.
Non solo anticipano l’album, ma “Blood” e “Carry Me On” sono anche due delle canzoni che hanno fatto da colonna sonora al cortometraggio drammatico di Jordi Penner, Amore cane. Il film è uscito nel 2020 e, oltre ad aver riscosso molto successo e ad aver raccolto consensi dalla critica nazionale ed internazionale, è stato premiato anche per la miglior colonna sonora al Festival Nazionale Videocorto Nettuno. I Bankrobber sono un gruppo che ama curare i dettagli, andando sempre alla ricerca di particolari che possano incuriosire l’ascoltatore. In effetti, anche i loro video sono intriganti: dei piccoli film creati su misura per la loro colonna sonora.
Il gruppo si caratterizza infine per uno spiccato carattere di internazionalità. Dopo due tour europei, si sono fatti conoscere in diverse capitali, come Londra, Praga, Amsterdam, Lisbona e Madrid. E, devo ammettere, tra tutte le band che ho ascoltato di recente, sono gli unici che mi abbiano davvero fatto respirare un po’ di aria londinese.