– di Martina Negri –
“…un uomo vestito per bene, suona una canzone rock, mentre in fondo al locale danza la polvere sul jukebox…”, avete letto queste parole? Bene, perché non appena sentirete il ritornello di “Jukebox”, il primo singolo di Giacomo Ventrella, non vi usciranno più dalla testa
“Jukebox” prende vita circa un anno fa, durante il primo lockdown, dalla possibilità per niente scontata di avere del tempo a disposizione. Un tempo che ha permesso la scoperta di alcune opere d’arte, tra le quali Twin Peaks, che con la sua capacità di creare un mondo fatto di segni ha indubbiamente ispirato la scrittura del testo.
È un brano dal sound psichedelico, la base elettronica ci trascina in un loop irresistibile, il testo evoca un immaginario surreale fatto di suggestioni cinematografiche che sono state magnificamente messe in immagini nel videoclip ufficiale del brano.
Il videoclip di “Jukebox” è stato realizzato da Giacomo Ventrella, Ivan Gervasi, Giulia Liuzzo e Denise Colletta, studenti della facoltà di cinema dell’università IULM di Milano. La passione di Giacomo per il cinema emerge nelle raffinate citazioni di film cult tra cui “Lost in translation” di Sofia Coppola e “Ascensore per il patibolo” di Louis Malle, alla fine del brano infatti sentiamo la voce di Jeanne Monreau, che vediamo proiettata nel finale del videoclip.
La canzone parla d’incomunicabilità e della difficoltà di trovare se stessi in un’altra persona, ma anche dello scorrere di un tempo che sfugge, pur rimanendo nostalgicamente ancorato al passato. Da qui le immagini del testo, contrastanti e dissonanti, che mirano a raffigurare luoghi e tempi in cui si fa fatica a trovare il proprio posto, con la convinzione che la musica e la danza possano essere intramontabili mezzi di comunicazione e aggregazione.
Giacomo Ventrella nasce nel 1992 a Torino e i suoi primi passi musicali sono all’insegna di un particolare mix di pop punk californiano e cantautorato italiano. Tra il 2008 e il 2017 pubblica alcuni EP e un album con la sua band (De Salice). L’inizio della produzione solista ha origine dalla crescente fascinazione esercitata da tutto ciò che gravita attorno alla musica elettronica, dagli anni ‘70 a oggi, e dal bisogno di avvicinarsi sempre di più a un’idea di pop in cui l’immediatezza melodica sia indissolubilmente legata a una riflessione più profonda.
Da qui nasce “Jukebox”, primo brano da solista scritto nel 2020 e pubblicato nel 2021, un connubio tra dance, elettronica e cantautorato italiano.