Esce lunedì 10 maggio 2021 per Ohimeme (www.ohimeme.com) il nuovo disco e primo full length solista per il cantautore di Alessandria Torchio. Un nuovo capitolo che segue il singolo omonimo e il brano Agamennone, uscito di recente. Un disco che è una sorta di autobiografia musicale che nasce dall’urgenza di raccontarsi sinceramente, e senza limiti di genere. Ecco cosa ci ha raccontato!
Perchè il nome Torchio? Quando sei Massimo e quando Torchio?
Penso a mia madre che per chiamarmi spesso ha utilizzato il solo cognome e lo stesso accade con molti amici ed a volte succede anche con la mia compagna, tranne quando merito gli adeguati rimproveri, li divento soltanto Massimo ed io adoro sbagliare.
Qual è la storia dietro Non vi appartengo?
C’è quello che sono oggi, un cane sciolto che ama e rispetta la vita e gli altri individui non c’è soltanto il rock ma tanto altro. Ho scritto soprattutto dei molteplici stati d’animo che ci riesce di vivere, per cercare di arrivare a toccare la mia ed altrui parte più’ profonda. Condivisioni.
C’è qualcosa tra i tuoi ascolti che proprio non ci aspetteremmo?
Piero Ciampi ve lo aspettate, i Litfiba della trilogia anche, Emma Nolde forse no (scoperta grazie al mio produttore artistico Luca Grossi di Flat Scenario).
Ci racconti la tua Alessandria? E’ lei la città scollegata?
E’ la provincia, un po’ la si ama ed un po’ la si subisce. Alessandria in particolare è una città che vive ad un’ ora da tutto, dal mare, dalle montagne, da Torino e Milano e troppo spesso ad un secondo dal niente. Sappiamo amarla ma che fatica.
Sei già pronto per suonare dal vivo?
Sempre anche se faccio impazzire i miei compagni di viaggio perché’ adoro modificare il tutto ogni volta.
Qual è la gabbia di cui parli?
Il bisogno di “controllo” sulle altrui esistenze che a volte chiamiamo amore. L’amore è ben altro.