DHELI
CITY PORNO
DA M1LANO AL QUARTIERE A LUCI ROSSE DI AMSTERDAM,
UN RIFUGIO DALLA SOCIETÀ DEI SOCIAL CHE CI SBATTE IN VETRINA
Per il suo nuovo singolo, Dheli sceglie un titolo, una copertina e un immaginario volutamente provocanti. Lungi dall’essere un singolo “pornografico” o una mera trovata pubblicitaria (“sex sells”, recita un famoso detto del marketing), City Porno ci sbatte il sesso in faccia ma lo usa per portare avanti una metafora della società contemporanea. In un mondo in cui per ogni attività dobbiamo essere sempre e compulsivamente connessi, è inevitabile venire bombardati dai messaggi, dalle foto e dai post che ci raccontano ogni dettaglio delle vite altrui pure quando non stiamo attivamente scrollando la home di un social (“mi faccio i cazzi tuoi anche se non voglio”, dice più schiettamente Dheli nel brano). Così come inevitabile è il processo opposto, quello di sentirsi sempre in mostra, mettersi a nudo di fronte a occhi che giudicano e ai quali non si possono dare spiegazioni, massimamente rappresentato dal funzionamento algoritmico di un social come Instagram. È da questo che nasce l’immaginario del brano: la società contemporanea iperconnessa, di cui Instagram è un potente simbolo, ci mette costantemente in vetrina, come le donne nel quartiere a luci rosse di Amsterdam, imponendoci l’accettazione di un canone di perfezione così alta, che a volte sentiamo che ci manca “un po’ di quella roba lì”, un po’ di naturalezza con tutti i suoi difetti, perché “la roba vera è quella più importante”, dice Dheli. City Porno continua la ricerca di Dheli all’interno del filone “future vintage”, l’innovativo genere musicale creato tramite “una sorta di sincretismo fra elementi sonori tipici della musica anni ’80 e le evoluzioni più recenti del panorama musicale, senza paura di spaziare (e di non lasciarsi rinchiudere) fra rap, dance, pop e rock”, qui modulato sulla base di un beat reggaeton.
Dheli, a proposito di City porno, ci dice questo:
City porno è più di una canzone, è la società. Dal momento in cui è nata sapevo già quale fosse il fine di questo brano, che è molto di più di un semplice ritornello orecchiabile. City porno sono io e siete voi, ognuno ha la sua, perché tutti a modo nostro ci sentiamo in dovere di giustificarci in alcune situazioni, quando invece non farlo ci farebbe vivere molto meglio. Siamo tutti i giorni in vetrina, e non sappiamo più apprezzare la naturalezza delle cose.
BIO
Dheli (Gabriele Deliperi) è un artista emergente di La Spezia, attualmente stanziato a Milano dove studia Writing and Production al CPM Music Institute mentre lavora a diversi progetti fra cui il suo. Gabriele passa la sua adolescenza all’interno di svariate band; il suo ultimo progetto prima di trovare la sua strada è stato quello di ricoprire il ruolo di frontman nel gruppo Alchimia. Di quest’esperienza porta nel cuore la finale del contest Emergenza che l’ha portato a suonare sul palco dell’Alcatraz. Con il suo progetto solista Dheli ha partecipato come finalista al BMA2020 (Bologna Musica d’Autore, il contest organizzato da Fonoprint) esibendosi a Parco Villa Angeletti di Bologna. A novembre 2020 è selezionato tra gli artisti del Cecchetto Festival di Claudio Cecchetto, e dopo aver lavorato in una piccola etichetta indipendente (Indieca Records), fonda la propria realtà insieme al team di persone che lavora con lui: Snowball Music Group, dove si occupa di gestire le uscite discografiche di artisti emergenti e di curare la parte press delle loro release.