Lo Stato Sociale, “Combat Pop”
Deve essere difficile essere Lo Stato Sociale. Ormai la gente si aspetta di essere stupita da te, e vuole continuamente nuove idee e nuove cose, per ridere CON te e non DI te. Questa “sindrome da Achille Lauro”, per il cantante si è tramutata nei suoi “quadri” come ospite, quindi che ti piaccia o meno puoi sorvolarla, per Lo Stato Sociale è diventata una specie di gara con se stessi per far parlare delle loro esibizioni. “Combat pop” non è un brutto pezzo, anche se come autori non sono bravi come Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, e forse il brano non avrà lo stesso futuro (o forse sì). Però nel momento in cui ti devi ingegnare per fare non una, ma due gag sul palco di Sanremo (il trasformista completamente senza senso e l’ancora più superflua apparizione di Lodo nella scatola) significa che non ci credi davvero tanto né nella tua canzone, né nella musica. Con Lo Stato Sociale, Sanremo diventa più Italia’s Got Talent e questo è davvero un peccato. | ▼
La Rappresentante di Lista, “Amare”
Che La Rappresentante di Lista sia tra le cose migliori in Italia, dovrebbe essere chiaro e palese. Il duo allargato ha saputo negli anni portare un bellissimo art pop-rock che non ha grandi paragoni. Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina sono splendidi e incredibilmente glamour, e già questo è un sorso d’acqua nel deserto. “Amare” a differenza del suo titolo è tutto fuorché banale: suona benissimo, ha il tiro giusto, è sfacciatamente pop senza essere sputtanata né offensiva, fa ballare e – se ti ci sforzi un po’ – anche commuovere, mettendo in tre minuti più idee musicali di quante ne abbia messe Fasma in una discografia intera. La Rappresentante di lista ha fatto quello che tutti gli artisti del circuito “indie”/alternativo avrebbero dovuto fare a Sanremo: una canzone bella, senza compromessi e senza spocchia. Bravissimi, forse il brano migliore di questa edizione. | ☺ ▲
Malika Ayane, “Ti piaci così”
Non ho mai capito se Malika Ayane appartiene al mondo frivolo del superpop o a quello elegante e colto del pop intellettuale. In ogni caso, brava è brava e su questo non ci piove. Se però oggi non basta essere solo bravi, ma serve qualcosa in più (e quel qualcosa in più non è mai la canzone), Malika manca di quello che su altre reti televisive chiamerebbero X Factor, almeno il fattore x che entusiasma i giovani della generazione Z. Insomma, le manca il Fattore Z. “Ti piaci così” non è un brano brutto, neanche bello però, esiste e sta là, se “ti piace così” va bene, altrimenti si va avanti senza grandi tormenti dell’anima. | ☻
Ermal Meta, “Un milione di cose da dirti”
Forse l’unico obiettivo nella vita di Ermal Meta è vincere Sanremo. Chissà. “Un milione di cose da dirti” sembra suggerirci questo, visto che è l’ennesimo rifrullaggio della ballad standard del repertorio di Meta – a tratti preoccupantemente vicina a “Fai rumore” del collega Diodato, per poi avvicinarsi a “Le tasche piene di sassi” di Jovanotti nel ritornello. Un brano così a Sanremo ha piena cittadinanza, anche reso per un istante più interessante nel ritornello grazie a una celere modulazione subito assorbita. “Un milione di cose da dirti” rischia di vincere, o comunque di piazzarsi molto molto bene, a dimostrazione che Ermal Meta come il Neo di Matrix vede i codici invisibili del Festival e li sa manipolare a piacimento. | ☻
Extraliscio feat. Davide Toffolo, “Bianca luce nera”
Gli Underdog di questo Sanremo 2021 sono gli Extraliscio, curiosa formazione che ha portato il liscio nel nuovo millennio, ridandogli lustro e rilevanza. Qui accompagnati – per possibili motivi di piazzamento televisivo – da Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, gli Extraliscio portano il brano musicalmente più interessante: “Bianca luce nera” fa quello che dovrebbero fare tutti a Sanremo, cioè portare qualcosa di interessante. Tra la cumbia cara a Toffolo, il liscio romagnolo e un pizzico di sperimentalismo sonoro (almeno per gli standard sanremese) i tre minuti e mezzo di “Bianca luce nera” sono gli unici che risentirei senza essere costretto. La speranza è che possano attirare un po’ di attenzione su un progetto di ultranicchia, ma incredibilmente interessante. | ▲