Torna in scena il cantautore toscano Ivan Francesco Ballerini e lo fa con eleganza e, soprattutto, con grazia. Dipanando una poesia del padre, il grande Romano Ballerini, figura d’arte e di vita di antiche radici toscane, il nostro giunge ad un equilibrio di “grazia” appunto nelle liriche di questa delicatissima “Per me sempre sarai”, canzone di classicismi raffinati dentro le trame di sempre di questa nostra canzone d’autore italiana. Il video, nella casa studio di Romano Ballerini e la promessa di un disco che segua queste orme in arrivo verso la fine di Marzo dalla RadiciMusic Records. Belle cose, antiche, anacronistiche… e in luogo dei tanti punti di contatto verso le mode digitali del momento, c’è quella pesante capacità di parola e di canzone analogica e d’autore che non cerca le luci di scena, sempre affamate di pura apparenza.
Bentornato in scena. Hai già svelato il titolo di questo disco di prossima uscita. Un bel titolo. Cosa significa per te essere “ancora libero”?
Bellissima domanda. Difficilissimo rispondere, perché… perché l’uomo perde la sua libertà nel momento stesso in cui acquisisce la “ratio”, la ragione, per cui è costretto ad imporsi delle regole per poter vivere civilmente in una comunità di persone. Se devi rispettare delle regole non sei più libero. Liberi sono gli animali, che seguono il loro istinto. Scusate la digressione, ma credo fosse importante.
Torniamo alla domanda. Ritengo che un individuo sia libero in base a quanto sia alto il suo livello di istruzione, o meglio, di consapevolezza delle cose che accadono, cioè sia in grado di capire esattamente ciò che sta succedendo intorno a lui, nel momento storico in cui vive. È una cosa difficilissima… primo perché i giornali ed i telegiornali ci bombardano quotidianamente di false verità, per cui è già un lavoro, capire in questa valanga di informazioni, cosa corrisponda al vero oppure no. Ho cercato in questo senso di lanciare un grido di allarme, in particolare rivolto ai giovani,
per disintossicarsi da questa potentissima droga che sono i mass e i social media, per tornare a vivere inseriti nella realtà. Inutile sapere cosa accade dall’altra parte del mondo se poi non siamo in grado di intervenire. Essere liberi, per me vuol dire essere consapevoli delle azioni che stiamo facendo e delle ripercussioni che le nostre azioni hanno sul mondo e sui nostri simili. Essere liberi vuol dire conoscere gli accadimenti passati, per non ricadere negli stessi errori.
Senza la memoria degli avvenimenti passati non c’è futuro. Non vi fosse stato chi ha documentato con materiale fotografico e filmati l’olocausto, oggi ci sarebbe chi sostiene che tutto ciò non è mai accaduto. Questo intendo dire.
La libertà poi… che peso ha?
Ha un peso fondamentale, specialmente nel creare, che è poi la luce che illumina la strada degli artisti. Per creare cose, che siano vere, che siano belle, dobbiamo essere il più possibile liberi, liberi da ciò che è falso, da ciò che non è veritiero. Ma questo non basta. Per creare, bisogna anche studiare, applicarsi… spesso creare è fatica, ma è una fatica di cui non possiamo farne a meno.
Parliamo di questo video, di questo Romano Ballerini (tuo padre)… parliamo di questa prima uscita. Che canzone è?
È una canzone d’amore, amore scaturito dalla nascita di una nipote. Da questa poesia, molto bella di mio padre è nato il brano “Per me sempre sarai”. Voglio porre alla vostra attenzione la poesia originale:
Piccola come un diamante,
grande come la favola di ieri, pesca matura, intatta.
Nonna ti guarda con attenta cura dormire nella tua culla.
Una sferzata, un palpito, silenzio intorno.
Nulla e tutto sembra aleggiar nell’aria.
Varia nell’aria un eco trasformata, te fortunata,
che la vera gioia hai data a chi dette due volte la vita.
Quando sarai grande saprai che la tua vita, venuta come fiaba,
a coronar l’amor della tua mamma, ha acceso nel cuore un’altra fiamma,
di chi mamma sarà per te più mamma.
E quando sentirai forte il desiderio di chi non è presente,
ricordati che lui ti sente e che ti vede e t’ama… oltre la morte.
La canzone che ne ho tirato fuori arriva dritta al cuore, senza sovrastrutture, nella sua semplicità.
Ad aiutarmi in questo compito c’è la chitarra di Alberto Checcacci e il violino struggente di Alessandro Golini… fantastici.
E perché uscire oggi, in piena apocalisse? Non era meglio uscire in altri tempi più sereni?
Sto attraversando un periodo di grande creatività, scrivo molto, in tutti i momenti della giornata che mi restano liberi. Sento che non mi devo fermare. Dopo aver scritto l’album “Cavallo Pazzo”, una volta rotto il ghiaccio all’età di 53 anni, non mi sono più fermato. Mentre depositavo il mio primo disco, lavoravo a piene mani su questo nuovo progetto.
Adesso è lo stesso… sto per uscire con “Ancora libero” ma sto già lavorando su quello che sarà il mio terzo album. Diciamo che sento forte l’urgenza di raccontare al mondo queste mie storie, e spero di poterlo fare quanto prima, in teatri, con un pubblico che viene appositamente per me, per ascoltare queste mie storie.
Che peso ha avuto per la tua scrittura e per la vita questo periodo difficile che stiamo vivendo?
Mi ha dato la possibilità di avere più tempo per me, più tempo da dedicare alla musica. Questo perché nei mesi di marzo/maggio del 2020 sono stato a casa in cassa integrazione. Un periodo bellissimo, che mi ha dato la possibilità, per la prima volta nella mia vita, di vivere appieno la primavera, in tutte le sue fasi meravigliose e mi ha dato la possibilità di scrivere. Quindi per me un periodo positivo.
E quindi per finire parliamo del video… romantico e intimo come tutto il brano. Dove è stato girato?
Quando ho fatto ascoltare il brano “Per me sempre sarai” al mio regista e fotografo Nedo Baglioni, ha espresso, immediatamente il desiderio e la necessità di conoscere il mio babbo.
Il video è stato girato nel suo laboratorio, si possono vedere i suoi quadri sparsi dappertutto, i suoi libri… la sua vita. Mi sono fatto un regalo bellissimo coinvolgendo in questo mio piccolo lavoro questo grande uomo di 84 anni. Nedo è riuscito a cogliere gli aspetti più belli, più veri di mio babbo e della situazione, senza trucchi e senza inganni, nella più grande semplicità possibile, mettendo in evidenza la canzone, la poesia, che penso arrivi direttamente al cuore.
Perché è al cuore degli altri che un artista ambisce arrivare.