Si intitola “HELL” la nuova visione in musica di Leon Seti, arricchita da un video dai toni lisergici curato da Mirco Sassoli. E il rimando alle perverse strutture iconiche di Kubrick è immediato, senza tralasciare la spiritualità di chi vede la vita oltre le forme regolari del quotidiano. “Hell” sfida il costume e la normalità in questa sequenza circolare di bit digitali in cui immergersi con fare acido, e l’occhio che dialoga con il vero ed il falso, con quel che accade e quel che in verità gli somiglia soltanto. Una bellezza acida dal forte gusto retrò: che sia questa la nuova spiritualità estetica di LEON SETI?
Nuovo singolo e nuovo video per Leon Seti. Perché questa voglia di cercare altro oltre l’inferno? Metaforicamente parlando…
C’è troppo perbenismo nell’aria, mi piaceva l’idea di trovare un motivo per spingere tutti a esplorare il proibito.
Tu dichiari: “Se all’inferno esiste il contrappasso, dove finiscono i masochisti a cui piace il dolore?”. Spiegacela meglio.
Beh mi sono chiesto, e a chi la tortura piace? Ci sono persone a cui piace farsi tagliare addirittura parti del corpo, l’inferno per loro sarebbe un paradiso eterno…
E cosa risponderesti?
Per i masochisti l’inferno è il paradiso, che noia in questi immaginari medievali pieni di luce e serenità.
E quindi che rapporto hai con il dolore?
Per molti versi il dolore e il piacere per me sono la stessa cosa, trovo difficile separarli a volte.
Il suono di “Hell” ti trascina lontano da quel certo modo di intendere le melodie che avevi in passato. Dove ti sta portando?
In un ambiente più minimalista e primitivo, senza tanti veli, senza abbellimenti, verso una musica più trascinante.
Visti ed essere visti. Oppure guardare senza sapere di essere guardati. Ci trovo dentro enormi riscontri sociali. Non è così?
In realtà l’idea era più legata al binario artista-pubblico e lo strazio della ricerca di attenzione, ma sono contento che ci siano altre interpretazioni. Ho visto di recente il film “Parasite” e sono rimasto colpito dalla differenza tra gli eventi che accadono nella casa e l’invisibilità invece di quello che succede sotto il pavimento…
Oggi l’inferno secondo te cos’è nel quotidiano vivere?
Hell rappresenta tutto quello di proibito e non concesso da noi stessi. Quindi un posto estremamente affascinate da esplorare.