– di Giacomo Daneluzzo –
Spine è l’ultimo lavoro firmato Era Serenase per The Prisoner Records. Genere? Difficile dirlo. Sicuramente c’è del rap, c’è della musica elettronica, c’è del cantautorato indie-pop. Ma non è nessuna di queste cose, ed è proprio questo il bello del duo genovese, formato dai cugini Serena Gargani (voce, beatmaker e videomaker) e Davide Brancato (voce).
Meno di un quarto d’ora (questa è la durata dell’EP) è del tutto sufficiente a trasportare l’ascoltatore nel mondo poetico degli Era Serenase, fatto di scorci suggestivi, ricordi d’infanzia, riflessioni sulla propria identità e sulla realtà. I testi, senza perdere l’ironia e l’immediatezza che caratterizzavano i lavori precedenti, si sono fatti più intimisti e riflessivi.
Il duo ha affinato le sue liriche, surreali e a tratti ermetiche, e sembra mostrare lati inediti di Serena e Davide, in modo sincero e diretto; la collaborazione col dj e produttore Mass_Prod, invece, ha portato all’EP delle sonorità contaminate e piuttosto eterogenee da una traccia all’altra, con diversi momenti musicalmente interessanti. Parte integrante del progetto sono i particolarissimi video, diretti dalla stessa Serena.
Gli Era Serenase hanno all’attivo un album (in cui figurano collaborazioni con Dutch Nazari e Willie Peyote) e l’EP anticipa un secondo progetto discografico. Spine, quindi, nel suo essere breve e incisivo, ne è un’ottima premessa.