Nuovo disco per i NEWDRESS che sfornano un bellissimo quadro new-wave di una tendenza italiana che ormai quasi non esiste più, almeno nelle tante derive che la scena indie sta cavalcando. Esce un disco davvero interessante dal titolo “LEIcontroLEI” che – come da titolo – narra di grandi donne della storia, grandi donne per grandi momenti di svolta e rivoluzioni, dalla piccola Thunberg alle violenze della Saponatrice di Correggio. Un disco scivoloso e seducente, un lavoro che porta la firma di GARBO e della sua Discipline Records. E dalla rete suona con grinta e sex-appeal il singolo “Pallida”, emancipazione ed evoluzione non solo personale ma anche sociale. Ecco: “LEIcontroLEI” è la bella new-wave italiana dal forte impatto sociale. E noi siamo sempre affascinati laddove ci venga dato un motivo buono per tornare alle origini della grande musica.
Nuovo disco per i NEWDRESS. Davvero un bel momento di new-wave italiana. Come ha risposto il popolo indie secondo voi?
(Risponde Stefano Marzoli)
C’è una nuova percezione della new wave, anche quella più “oscura” in passato veniva confusa con il metal. Il pubblico spesso è più coraggioso degli addetti ai lavori che pensano che i lavori di band come la nostra debbano essere inseriti esclusivamente in eventi “a tema”, mentre tutte le volte che abbiamo suonato fuori dal nostro ambiente il riscontro è sempre stato positivo, credo sia un modo di fare prettamente italiano, gli Editors, gli Interpol e tutto il filone neo wave all’estero non è così relegato, è musica al pari dei gruppi più “pop”.
“LEIcontroLEI”. Partiamo dalla “grafica” di questo nome. Perché lo avete scritto così?
(Risponde Jordan Vianello)
L’estetica è fondamentale in tutto quello che faccio e quindi anche nella musica, mi sono sempre occupato della grafica dei NEWDRESS e quando preparo l’art work di un disco non lascio nulla la caso; trovo che il titolo scritto in questo modo abbia un impatto maggiore e un significato artistico interpretabile: donne simili ma diverse, vicine ma pur sempre contro.
Domanda marzulliana: quale delle due LEI raffigura il bene e quale il male? Quella di destra o quella di sinistra?
(Risponde Jordan Vianello)
Quella di sinistra è la donna tentatrice, la peccatrice che fruga nelle mutandine della benpensante, vi spiego brevemente il significato della copertina.
Brescia è una città florida musicalmente ma anche a livello prettamente artistico e fra i tanti esponenti dell’arte illustrativa spicca Giulia Rosa, una giovane disegnatrice che dedica i suo lavori, spesso provocatori, per lo più al mondo femminile. Di recente ha pubblicato un libro illustrato sulla performer Marina Abramović.
Per questo disco volevamo un art work vivace e variopinto, in netto contrasto con il bianco e nero del precedente album “Falso Negativo” a sottolineare la scelta fatta per questo lavoro: sdrammatizzare tematiche pesanti e difficili da raccontare in canzoni. Parlando di donne abbiamo quindi pensato di rivolgerci a Giulia chiedendole un artwork variopinto e risolutore ma allo stesso tempo provocatore. Ecco quindi la copertina in cui le due LEI si sfidano, si sfiorano, si accarezzano in un vortice di metaforiche serpi colorate.
Parliamo di GARBO, l’artista che è e che è stato, ma anche il discografico… Quanta influenza c’è su questo nuovo disco dei Newdress…
(Risponde Stefano Marzoli)
Garbo è un personaggio enigmatico, spesso fin troppo sincero (ha pagato per questo) ma musicalmente coerente alla sua idea di arte. Da lui ho imparato che se vuoi fare qualcosa devi farla dando un senso all’opera, al live e non alla tua stessa vita, facendo anche scelte scomode che potrebbero chiuderti molte porte. La sua storia credo sia sufficiente per far capire di cosa stiamo parlando, invito tutti a recuperare la sua discografia.
Parliamo del futuro: secondo voi la musica tornerà ad avere un peso sociale per tutti come accade in questo disco?
(Risponde Stefano Marzoli)
Ho sempre pensato che l’artista per dare il meglio dovrebbe avere un’indipendenza economica sufficiente a renderlo libero di creare senza pressione delle vendite, del successo ecc. spesso alcuni dischi hanno avuto riscontro e vendite nonostante fossero ritenuti “non commerciali”. Bisognerebbe trovare un modo, come avvenuto per il cinema che ha creato un canale nuovo di produzione con le SERIE TV, anche per i dischi poiché credo sia ormai appurato che per gli artisti lo streaming è stata una totale fregatura.