EXITWELL TOP 10 ALBUM 2010 – 2019
#8 | THEGIORNALISTI – FUORICAMPO
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di Valentina Mariani
I Thegiornalisti conoscono le linee. Quelle di confine, sottili, tra citazionismo e plagio, tra sincerità e inadeguatezza, tra un testo concretamente sospeso e la banalità. Queste linee le conoscono bene, dicevo, perché le percorrono in bilico – ma in perfetto, fragile equilibrio – da tre album. Fuoricampo, infatti, è il terzo lavoro della band romana: l’album definitivo, del riconoscimento, nel quale le inclinazioni diventano stilema. Il riferimento è fin troppo chiaro: gli anni ’80 (quelli dei maglioni di Missoni à la Nino Manfredi per intenderci, non del Supertelegattone), Lucio Dalla, gli Stadio, Verdone (quello di “Borotalco”), il Cornetto Algida. Così chiaro che sarebbe un insulto alla mia capacità di critica e alla vostra capacità di ascolto dirvi che il primo singolo, “Promiscuità”, incastra “Disperato erotico stomp” nei sintetizzatori; che “Fine dell’estate” è intrisa di romanticismo naïf e riferimenti effetto-madeleine (la bici rossa Atala); che in “Mare Balotelli” l’omaggio a Dalla è talmente esplicito da riprendere delle espressioni che persino lui copiava da se stesso (“gli americani”, “il nuovo millennio”). Tuttavia, il bello di Fuoricampo è proprio questo: non rielabora una tradizione filtrandola nelle nuove tendenze ma la ripropone, in un atto di estrema onestà, così com’è. O meglio com’era. In fondo, chi si aspetta più che qualcosa di nuovo venga inventato?