– di Riccardo Magni –
Un weekend di Festa ha ridotto il numero di uscite generali e di conseguenza, anche la nostra selezione settimanale è meno corposa nella quantità. Ma assolutamente non nella qualità.
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In primo piano ovviamente i Subsonica, che dopo una campagna social in cui si sono susseguite le pubblicazioni di immagini pixellate che lasciavano intuire (ed invitavano ad indovinare) quali sarebbero stati gli artisti della nuova scena a prendere parte alla realizzazione dell’album tributo per i vent’anni di Microchip Emozionale. Ed il primo brano, quello che anticipa l’uscita dell’album che si intitolerà Microchip Temporale e legherà il concept della copertina a quella pubblicata nel 1999, è Aurora Sogna, rielaborato insieme a Coma_Cose e Mamakass.
Ad irrompere nelle orecchie degli amanti del genere poi, ma non solo, c’è il nuovo album di Marracash. Non lo scopriamo certo oggi, il suo valore nel mondo rap è riconosciuto ed acclarato da anni. Ma Fabio Bartolo Rizzo (il vero nome di Marracash) ha compiuto 40 anni e nel suo nuovo disco, che si intitola Persona, oltre agli ormai consueti e sempre più numerosi featuring ha inserito tanta, tanta introspezione, tanta analisi (ovviamente secca e spietata della realtà), tanta sincerità. Marracash non ha fatto mistero dei suoi pur lievi (per fortuna) problemi psicologici (veri, diagnosticati) e il suo stile è indissolubilmente legato a questa sua personalità. In questo disco, oltre ai versi, ai flow, alle barre, alle basi (a proposito, quando mi è arrivata all’orecchio quella di “Quelli che benpensano“, diventata nel disco Quelli che non pensano, ho avuto un sussulto), alle scelte musicali estremamente interessanti, alle citazioni (anche di Ambra Angiolini…), a tutto quanto di perfetto possa esserci in un gran bel disco rap, sembra esserci una spinta a voler portare fuori dalle quattro mura di uno studio alcuni passaggi di psicoterapia…
Poi c’è il gradito ritorno di Gigante, ci sono Le Ore, c’è tutto il nero “cattivo” e sublime di Bez York ed altre belle sorprese.