– di Asja Castelli –
Senza andare a scomodare le varie avanguardie del caso, MYSS KETA and friends hanno davvero redatto un Manifesto completo, che ne possiede tutti gli elementi: Le Ragazze di porta Venezia – The Manifesto.
Arrivati alla terza versione di quello che fu uno dei primi singoli della poetessa di Milano, uscito per Motel Forlanini nell’ormai lontano 2015, la MYSS riesce ancora a stupirci e, va detto, anche a farci scendere la lacrimuccia.
Vedere una sfilata di donne, Ragazze con la R maiuscola fiere e consapevoli del proprio potere, pronte a farsi da spalla l’un l’altra è emozionante e comunque inedito, nonostante la forte rimonta femminista social degli ultimi anni. Non scontato.
Per le vie multietniche della LGBT Porta Venezia, tra i Bastioni e lo sguardo attonito di qualche bauscia indaffarato in Corso Buenos Aires, sfila l’orgoglio colorato di parrucche, spregiudicatezza e trionfo.
Una costellazione di ospiti, dalle ormai presenze fisse Elodie, Priestess, Roshelle e Joan Thiele, che già diedero una lucidatura alla seconda versione HD del pezzo, alle new entry effetto sorpresa, come Victoria Cabello o Lilly Meraviglia.
Questo video è una piccola grande gemma (in cui l’altissimo livello di grafici e videomaker della crew Keta non si smentisce mai) che riesce a catturare un’epoca e ancor di più una generazione: sono/siamo noi ragazze del decennio 20 del secondo millennio, mica fuffa.