– Di Giacomo Daneluzzo –
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Il duo Laneve ha fatto uscire il 22 marzo 2019 il secondo lavoro discografico: il titolo è Stazioni, pubblicato da Dischirotti e distribuito da Artist First.
Il disco prosegue quanto già iniziato nel precedente Particolari, ovvero un lavoro di ricerca musicale e testuale che si colloca a metà tra due delle tendenze musicali di questi anni, ovvero quella del “nuovo rap” e quella del “nuovo cantautorato”. Stazioni è un viaggio metaforico alla Pessoa, che porta i protagonisti a spostarsi attraverso immagini e stati e d’animo, senza muoversi da Roma, che resta lo sfondo preferito fuori dai finestrini di treni e metropolitane.
I testi si rifanno per lo più alla quotidianità e sono interamente scritti e cantati da Giovanni Bertolucci (insieme alla cantautrice Aurora in Fiori di loto e Bruxelles), mentre le basi, ricche di sonorità sperimentali e composte quasi interamente da Patrick Petrillo (tranne Alto, prodotta dalla giovane cantautrice Plastica, e Tevere, prodotta da Living Offline), rappresentano un buon lavoro di ricerca musicale, forse il vero punto di forza dell’album.
Un disco interessante per la sua capacità di inserirsi in ciò che è diventato oggi il panorama musicale italiano, senza rinunciare alla sperimentazione, e allo stesso tempo caratterizzato da una scrittura che appare molto sincera, di grande spontaneità.