Un terzo lavoro per Bruno Mari ovvero MEDICAMENTOSA: questo moniker che diviene un riff da ripetere e ispirare concetti sonori. Un Ep che si divide tra lisergico e pop, tra l’acido di percezioni e leggerezze di speranze. Si intitola “Flood” che sta a rappresentare l’allagamento delle terre emerse che è anche forte come metafora sociale, dove per allagamento potremmo riferirci benissimo al decadimento culturale che stiamo vivendo. Allagamento come perdita di verità, di morali, di orientamento. Allagamento come indifferenza verso i riferimenti che per Medicamentosa significa anche un tornare con la memoria ai luoghi cari, al tempo del nostro passato… un suono più introverso e misterioso per gran parte del lavoro e un singolo spartiacque dal video di lancio che sicuramente dividerà critica e pubblico, che da una parte ne vedrà il concettualismo estremo e dall’altra, lo citerà di troppo appeal amatoriale rispetto a quello che il suono potrebbe farci aspettare. E se il singolo in questione si intitola “Avremo le ali e le branchie” significa anche che, a legare i due estremi del concept album c’è un ripensare a l’uomo come alle origini dell’esistenza. O forse sono solo personalissime chiavi di lettura, visto che questo disco lascia libere le ipotesi di vagare in lungo e in largo. Lungo la frontiera del digitale c’è anche il suono di Medicamentosa a farci capire che nel futuro si continua a guardare al passato.
Beh un moniker assolutamente particolare. Come nasce e perché?
Nasce da una notte di sballo e tranquillità. Non sapevo cosa significasse ma l’ho associato alla sensazione che avevo in quel momento
Ma soprattutto, curiosità interessante, che significato c’è a costruirsi un altro nome per scendere in campo? È una sorta di maschera o cosa?
È perlopiù per far parte di un contesto con più mimetismo credo. Bruno Mari è già un nome che funzionerebbe, ma non credo nella musica che faccio come Medicamentosa. Comunque chiedete a Ramona Andra Xavier.
Elettronica del futuro e decadimento sociale. Queste due cose secondo te sono correlate?
No, solo se si vuole trovare un collegamento lo si crea. Però la musica mainstream ultimamente ha dimostrato di seguire il flusso dei cambiamenti sociali, secondo me.
Dal titolo del singolo di lancio si apre uno scenario visionario… anche solo dal titolo… come a dire che il futuro sarà un ritorno alle origini?
Non credo ci sia mai un ritorno alle origini. Non credo nemmeno nelle origini, la realtà è in continua evoluzione, un’evoluzione complessa che non possiamo predire e questo era il senso del pezzo. Buttare lì un sogno di una natura che cambia come vorrei.
Un video tra l’altro decisamente home-made. E qui voglio vederci un freno contro lo sviluppo digitale e le sue enormi possibilità.
Anche, ma è più che altro perché tento sempre di fare il meglio con quello che ho e senza produzioni giganti e dollaroni. L’home-made come critica al capitalismo nella musica? Anche. Video di protesta, rivoluzione digitante. Vabè basta sto dicendo troppe cazzate…
Ma secondo te, avere enormi possibilità di produzione, è un bene o un male?
Ecco, è un bene se si hanno le idee chiare su cosa si vuol fare. Poi nel processo artistico a un certo punto darsi limiti è molto importante. Io vorrei arrivarci con un percorso in cui avendo una grossa produzione riesco a sapere veramente bene cosa fare e come farlo.
MEDICAMENTOSA in questo Ep, nel suono e nella scrittura, cerca la verità o la finzione? Cerca cioè qualcosa che somigli a Bruno Mari o qualcosa che dovrebbe rappresentarlo in futuro?
In questo Ep si cerca la finzione, o meglio, il sogno. Mi sono ispirato molto alla corrente futurista e a certe idee pazzerelle… Comunque credo mi rappresenti più nel passato che nel futuro. Sto comunque già inseguendo la mia evoluzione.