REPORT LIVE
Presentazione “Viscere (Vol.1)”
MARY IN JUNE + UNMINUTODISILENZIO @Le Mura
Una settimana fa avevamo parlato della pubblicazione sul web di Viscere, compilation ideata dalla band Unminutodisilenzio e patrocinata dall’etichetta indipendente Stop Records (per leggere la recensione CLICCA QUI).
Sette giorni dopo torniamo a parlarne perché è stata presentata anche una versione tangibile, sottoforma di duecento copie carton sleeve che sono state rese fruibili in un concerto di presentazione. Sul palco de Le Mura a San Lorenzo, oltre ai già citati Unminutodisilenzio, anche e soprattutto i Mary in June, affermata band capitolina che ha preso anch’essa parte all’iniziativa. Ne è venuto fuori un live appassionante e godibile, in cui le due band hanno dato prova di un raro coraggio espressivo. E noi di ExitWell c’eravamo.
Iniziano gli Unminutodisilenzio, che da ideatori della compilation si prendono giustamente l’onere e l’onore di aprire la serata di presentazione della loro creatura. Una performance al tempo stesso evocativa e d’impatto: la chitarra si muove sinuosa attraverso arpeggi sapientemente dissonanti, per poi sfociare in improvvisi graffi distorti; la voce si produce in sussurri, grida e saliscendi tonali a volte imprecisi ma sempre carichi di pathos.
Il sound tra un pezzo e l’altro rimane uniforme ma le atmosfere mutano eccome, passando agilmente dalla languida cupezza di Corridoio, all’ironia cerebrale di Franco è forte, fino all’estasi mistica di A luci rosse, brano designato per apparire nella compilation e che chiude la loro esibizione. Segnaliamo la cover suonata (volutamente) male di Boys don’t cry dei Cure.
Dopo un breve cambio palco è il momento dei Mary in June. Sono sufficienti pochi colpi di batteria per far correre di nuovo dentro la gente defluita all’esterno. E di colpi ce ne saranno davvero tanti da lì in poi. Il batterista si rivela infatti praticamente inesauribile e un amico della band si offre per sedersi vicino al timpano, che altrimenti sarebbe volato giù dal palco. Il sound dei Mary in June è di quelli che lasciano secchi: la chitarra disegna melodie malinconiche ed evanescenti, il basso regala profondità, la batteria conferisce dinamismo e impatto, e le tastiere colorano il tutto con gusto ed eleganza. Su tutti si erge la voce, dapprima quasi parlata e poi del tutto urlata, a raccontare vivide esperienze e nostalgici ricordi di perduti momenti di bellezza. Il cantante prova un paio di volte ad annunciare la fine dell’esibizione, ma il pubblico non è d’accordo e si prosegue anche a costo di ripescare un vecchio pezzo non più eseguito live da tempo.
Quella di giovedì scorso è stata solo la prima di una serie di serate volte a promuovere l’iniziativa della compilation Viscere, di cui inoltre è previsto un nuovo volume per quest’inverno. E noi di ExitWell ci saremo.
Matteo Rotondi
(Foto di Klim Kutsevskyy)