• di Marco Beltramelli
Riccardo Dellacasa, dopo un concerto a Genova, annoiato e senza sonno, decide di passeggiare per la città. Un ragazzo attacca bottone con lui chiedendogli da accendere. La conversazione verte su tutto quel genere di argomenti che si possono trattare con uno sconosciuto alle tre di notte. Davide racconta della sua complicata relazione sentimentale, della perdita di un amico caro, dei suoi viaggi. Quando i due si separano saluta Riccardo così: “Sei mai stato alle Maldive?”. Synth pop di matrice internazionale, che mantiene però le radici in un cantautorato mai realmente abbandonato, Amore Italiano nasce come un romanzo di racconti marinareschi di Mark Twain ma si sviluppa con l’andamento lento e le atmosfere rarefatte de “Il tempo delle mele”. Dodici tracce in grado di fondere il malinconico pop rock di band relativamente recenti come Kooks e Phoenix con sfumature disco psichedeliche dall’impronta fortemente anni settanta/ottanta. Un lavoro in grado di far coesistere le sonorità retró di Mac de Marco con la versione più psichedelica di Battisti e la componente più tribale di Battiato.