• di Riccardo Magni
L’Ossitocina è un neurotrasmettitore, anche detto “ormone dell’amore”, che agendo dietro le quinte della chimica corporea gioca un ruolo fondamentale nella sfera relazionale. Si produce tramite contatto visivo o, ancor più fisico, con persone che ci piacciono. È importante nel parto, nell’allattamento, stimola il desiderio sessuale e l’affetto empatico. Saffelli (Marco Alberti) ha deciso di intitolare così il suo EP di debutto non a caso: quattro pezzi diversi che inquadrano e dipingono spaccati diversi di relazioni sentimentali. Il pop di Ossitocina strizza l’occhio alle sonorità synth più attuali risultando comunque variegato, godibile, e si contamina di influenze che spaziano dal cantautorato indie al rap di nuova generazione: si percepiscono accostamenti di parole e successioni d’immagini un po’ alla Vasco Brondi, un po’ alla Coma Cose, messe in canzone con una loro personalità che tiene il tutto lontano dall’essere solo un “copia-incolla”. Esordio senz’altro interessante per un cantautore che sembra avere le potenzialità per arrivare oltre la scena milanese da cui proviene.