– di Riccardo Magni –
Francesco Galioto, in arte GALIL3O, nasce e cresce a Roma; diventa presto un cantautore pop, di quelli con l’ansia, ma i cui testi viaggiano tra malinconia e ironia e non riescono a essere mai banali. Con la sua prima band – gli FSH – apre i concerti a big come Gianluca Grignani e Marlene Kuntz e continua a suonare sui più importanti palchi di Roma.
Nel 2015 inizia la carriera da solista, scegliendo musicisti professionisti per formare una nuova band che lo accompagni nei live e negli studi di registrazione. Esattamente un anno fa, il 14 febbraio 2018, dopo un’intensa attività in sala di registrazione, pubblica il suo primo singolo Parte di me, con cui arriva tra i 150 finalisti del contest 1M Next 2018.
Seguono poi le aperture a Tommaso Di Giulio e Scarda, intervallate dall’esibizione sul palco di Eterna #2771 sulla terrazza del Pincio per Spaghetti Unplugged e poi, l’uscita del secondo singolo La prospettiva a maggio scorso, presentato in un live a Le Mura andato sold-out.
Sabato tornerà sul palco del Largo venue per It’s Up 2U e sarà l’occasione, graditissima, per rivederlo all’opera. Con l’occasione, abbiamo colto l’opportunità per conoscere meglio quello che riteniamo uno dei più interessanti giovani cantautori del circuito emergente romano.
Con la tua precedente band avevi avuto già alcune esperienze importanti (penso alle aperture a Grignani e Marlene Kuntz ad esempio), come è cambiato il tuo modo di approcciare il lavoro di musicista con l’inizio del progetto solista?
Non direi cambiato, ma evoluto. Con il nuovo progetto riesco ad esprimere meglio quello che è il mio concetto di musica, una musica pop legata al cantautorato “classico” e con tante influenze all’interno, influenze della musica che amo ascoltare e che non si finisce mai di conoscere. Mi sento più libero di muovermi e di spaziare. L’approccio è totalmente diverso rispetto a prima, ovvero adesso c’è una composizione più attenta, una ricerca di parole più centrate, anche una maturità diversa, mentre prima da band si portava la musica in saletta e da una mia idea si suonava finché non veniva fuori qualcosa di potente, di rock. Colgo l’occasione per ringraziare chi mi aiuta in questo nuovo percorso, Carlo Acreman, autore con cui scrivo spesso insieme a quattro mani e la band che vado a nominare: alla batteria Mattia Di Cretico, al basso Riccardo Di Fiandra, alle tastiere, alle chitarre elettriche, alla tromba, Luigi Di Chiappari, ai synth Andrea Guastadisegni. Questa nuova famiglia mi accompagna sia dal vivo che in studio, arricchisce il lavoro che c’è dietro ogni canzone, nota, parola e piccola soddisfazione.
Quanto di quella esperienza con la band ti porti dietro ora, sia a livello musicale che come bagaglio personale?
Mi porto dietro tutto, perché il percorso che sto facendo è merito anche della bellissima esperienza che ho avuto con la band FSH. I tantissimi live che vuoi o non vuoi ti insegnano a stare su di un palco. Abbiamo conquistato nel nostro piccolo traguardi importanti, come hai già detto tu, aprendo i live di Grignani e dei Marlene Kuntz che hanno apprezzato la nostra musica. Siamo arrivati tra i 60 finalisti di Sanremo Giovani nel 2012 e con grande orgoglio siamo riusciti ad aggiudicarci la targa SIAE come “Miglior Composizione” per il brano “Ivan” al FESTIVAL PIGRO dedicato al cantautore Ivan Graziani, a cui sono molto legato. Queste esperienze ti aiutano a non mollare nei periodi complicati che in questo mondo, bello e complicato, capitano frequentemente.
A Largo venue ti abbiamo visto in apertura a Scarda. In quell’occasione catturasti l’attenzione del pubblico a giudicare dalle reazioni che viste in platea. Che esperienza fu quella?
Bellissima davvero. È stato uno dei premi e un bel riconoscimento per aver vinto lo “Spaghetti Unplugged Fest” il 29 marzo scorso, passando una selezione difficile di ben 72 proposte. Ringrazio infatti lo sponsor Nastro Azzurro e Spaghetti per la bella opportunità. Conoscevo già Nico (Scarda) che si è confermato un bell’artista sia sul lato professionale che umano. Proprio quella sera avevo avuto problemi alla mia chitarra acustica; a cena chiesi a Nico se in caso di estrema difficoltà, avrei potuto usare la sua chitarra. Sorridendomi mi disse di sì, non è da tutti. Poi, fortunatamente per entrambi, non servì. Suonare su un palco così è davvero gratificante poiché riesci ad esprimere al meglio la tua musica, i suoni, le combinazioni e l’affinità che c’è con il resto della band. Ti diverti e si percepisce. Ci siamo divertiti.
A distanza di qualche mese torni sullo stesso palco in un contesto completamente diverso come può essere un contest, ambito che tra l’altro conosci bene visti i tanti a cui partecipi. Che differenze ti aspetti? E che tipo di live proporrai?
C’è differenza, seppur minima, tra suonare ad una tua serata e in un contest. Penso che, comunque, bisogna approfittare di queste opportunità per far conoscere la propria musica. ItsUp2u è una splendida realtà e sono molto felice della loro chiamata. Ci sono sempre ospiti eccezionali e musicisti validi, aldilà del concorso sarà bello condividere una serata insieme. Come guest ci sarà Roberto Casalino, sarà bello condividere il palco con lui! Cercherò di proporre il live più genuino possibile che rispecchi Galil3o, senza troppe sovrastrutture.
Nei due pezzi pubblicati la chitarra acustica ha una parte preponderante nel sound, nonostante la presenza della band. Nei live proponete una componente strumentale più “potente”. Quindi due domande: che ruolo ricopre ancora oggi la chitarra nella tua scrittura? Che sound ci dobbiamo attendere nel prossimo Ep? E quando arriverà (si sono tre domande in realtà)?
Sono contento tu l’abbia notato, poiché è proprio una di quelle evoluzioni di cui ti parlavo prima, ovvero abbandonare la chitarra elettrica a scapito dell’acustica. Questo perché le mie canzoni nascono così, chitarra e voce. Io sono questo. Un brano per essere bello, per me, deve funzionare già chitarra e voce, poi il resto è un arricchimento. Quindi, per rispondere alla tua domanda la chitarra acustica ricopre un ruolo fondamentale sia per la scrittura che per il sound del progetto. Sul sound ancora ci stiamo lavorando sodo e grazie anche all’aiuto dell’etichetta Noise Symphony Music, stiamo perfezionando il tutto, sperando prestissimo di darvi notizie riguardo a un bel disco e perché no, un altro singolo…
It’s Up 2U! è la serata con ingresso ad offerta libera che velocemente ha fatto breccia nell’interesse dei giovani (e non solo) appassionati di musica emergente a Roma. Una volta al mese porta sul palco una special guest e cinque artisti/band diversi che si contendono il premio del pubblico (l’incasso dell’up to you d’ingresso e l’accesso alla finale) ed il premio della giuria di qualità (un’apertura selezionata tra i migliori concerti del Largo venue).
Sabato 16 febbraio, insieme a Galil3o, saliranno sul palco Francesco Morrone, Lov-fi, So Does Your Mother, GARG & Dirockati, più la special guest Roberto Casalino. Si parte alle 21.00 e l’ingresso come sempre è a offerta libera. Tutte le info qui.